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Agostini tira le orecchie a Rossi: “Colpa dell’adrenalina, non è più un ragazzino”

Il 15 volte campione del mondo richiama alla prudenza ed è dispiaciuto per l’infortunio di Rossi. Diametralmente opposto il pensiero di Carlo Pernat, che incolpa la malasorte.
A cura di Pietro Ginechesi
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Giacomo Agostini / GettyImages
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Il recente incidente di Valentino Rossi ha totalmente compromesso la stagione 2017 ed il sogno del decimo mondiale appare ormai infranto per il campione di Tavullia. Tra le numerose voci che si sono espresse sull'accaduto, arriva anche il commento di Giacomo Agostini, le cui parole appaiono come una ramanzina a VR46. Il campione bresciano richiama alla prudenza e si dichiara dispiaciuto dell'accaduto.

Adrenalina, si… Ma Valentino non e' più un ragazzino e certe cose dovrebbe saperle molto bene. Io non so esattamente come si sia infortunato alla gamba, però bisogna essere più prudenti in questa fase della stagione. Sono cose che possono accadere anche se va detto che è sempre impegnativo gareggiare con i ragazzini. Non so cosa sia accaduto, se andavano a tutta oppure no; anch'io ai miei tempi mi dilettavo in qualche esibizione di motocross, ma ovviamente senza strafare. La sua una ‘Balotellata'? Posso dire che a me dicevano di non rischiare.

Il 15 volte campione del mondo, ai microfoni di Ansa, chiarisce il punto sull'attuale condizione di Rossi, che si trova a sfidare piloti molto più giovani di lui. La maturità può essere un valore aggiunto per VR46 la grande esperienza è carta vincente che assicura una certa regolarità riducendo al minimo i "rischi inutili". Agostini è dispiaciuto dell'accaduto e sa quanto questo "contrattempo" sia invadente nella carriera di Rossi e aggiunge: "Ha un'eta', è maturo sa cosa deve fare. Non ha bisogno di alcun consiglio da parte mia".

Totalmente opposto è il pensiero di Carlo Pernat, che difende a spada tratta la forte passione per i motori di Valentino Rossi ed incolpa solo la malasorte.

Le due ruote sono la sua Disneyland: ha creato questa pista, a Tavullia, ed è sempre lì, a girare. Ogni giorno comincia alle 12 e finisce alle 18: è questo il suo divertimento. La sua donna è la moto. Nessun pilota gira quanto lui, questa è la sua forza. Poi, però, spunta la sfiga e rovina tutto. Ha gli stessi anni di quanto ha cominciato, la carta d'identità di Valentino è taroccata secondo me. Prudenza? Il divertimento non lo è".

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