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Airbag difettosi, Takata si dichiara colpevole: multa da 1 miliardo di dollari

Il costruttore nipponico condannato negli Usa a pagare una sanzione di 1 miliardo di dollari che comprende un fondo di compensazione per le case automobilistiche e il risarcimento per le vittime degli airbag difettosi.
A cura di Valeria Aiello
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Il produttore nipponico Takata, leader nella fabbricazione di sistemi di sicurezza, si è dichiarato colpevole di frode negli Usa dove è stato condannato a pagare una sanzione di 1 miliardo di dollari che comprende un fondo di compensazione per le case automobilistiche e un risarcimento per vittime degli airbag difettosi. Il giudice statunitense George Steeh ha approvato l’accordo precedentemente concordato nonostante le obiezioni degli avvocati perché Takata avrebbe altrimenti spinto verso la bancarotta, ritardando gli sforzi nel sostituire milioni di airbag potenzialmente mortali e ancora in circolazione. Come parte dell’accordo con le autorità statunitensi, Takata ha accettato di pagare una multa di 25 milioni di dollari e ha 30 giorni di tempo per pagare 125 milioni per il risarcimento vittime, mentre avrà un anno di tempo per i restanti 850 milioni di dollari come compensazione alle case automobiliste. Alle esplosioni degli airbag Takata sono collegati almeno 16 morti e oltre 100 feriti nel mondo e il difetto legato al propellente utilizzato nel sistema di gonfiaggio ha portato dieci case automobilistiche a richiamare globalmente oltre 31 milioni di auto dal 2008. Tutti i decessi, tranne uno, si sono verificati su veicoli Honda.

La decisione è arrivata dopo che i legali che rappresentano i proprietari dei veicoli hanno citato in giudizio Honda, Nissan, BMW, Ford, Mazda e altre case automobilistiche perché consapevoli dei difetti degli airbag Takata da anni, agendo “incautamente” per risparmiare denaro. L’azione, depositata in un tribunale della Florida, getta nuova luce sui costruttori di auto che fino ad ora erano stati vittime delle decisioni di Takata.

Negli Usa, sono quasi 70 milioni i veicoli equipaggiati con cuscini Takata che sono o saranno richiamati entro il 2019 e il regolatore, la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha affermato che le case automobilistiche sono responsabili della sostituzione indipendente da ciò che accadrà a Takata. L’azienda nupponica è alla ricerca di possibili investitori ma non ha ancora individuato quale compagnia è stata selezionata dal comitato direttivo. Tra i principali candidati, un gruppo cinese specializzato in forniture per auto. Sulla questione, una fonte ha informato Reuters che una decisione potrebbe essere raggiunta entro fine marzo.

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