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Alessia Polita: “Tornerò in pista, con o senza gambe”

A un mese dal gravissimo incidente che ha compromesso la funzionalità degli arti inferiori, Alessia Polita racconta la sua esperienza e delle speranze di un rapido recupero.
A cura di v.a.
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La pilota Alessia Polita, ancora ricoverata al Rehabilitation Institute di Imola in attesa di iniziare la riabilitazione dopo il gravissimo incidente dello scorso 15 giugno sul circuito di Misano Adriatico, racconta quei terribili momenti e parla delle speranze di tornare in sella: “Tornerò a correre in pista, con o senza gambe” dice la 27enne di Jesi con la grinta che l’ha sempre contraddistinta. “Di quel giorno sento ancora il rumore assordante della moto su di giri. Quel rumore è un incubo, forse non se ne andrà mai. La moto è rimasta accelerata e io non potevo fare nulla per evitare la caduta e in curva non c’era alcuna via di fuga”. Parole fortissime le sue, un urlo che esce fuori dal corpo e si materializza nelle tante dimostrazioni di affetto di amici, conoscenti e dei tanti fan. Alessia ha voglia di uscire da questa condizione e di tornare: “La fiducia di tornare a camminare non la perdo. Mi capita di svegliarmi e piangere ma voglio sconvolgere il pronostico, anche questa volta”. Le condizioni di Alessia al momento non lasciano molte speranze di un rapido recupero ma la voglia di stravolgere questa condizione di certo non manca. Nei suoi pensieri la passione per le corse, le moto e la sicurezza dei piloti. “Una volta uscita da qui” ha raccontato,“voglio battermi per questo [la sicurezza] e parlare con Loris Capirossi che è addetto alla sicurezza piloti del mondiale”. Ma alle speranze purtroppo si contrappone una dura realtà: “Essendo caduta in gara non ho copertura assicurativa” spiega la jesina, “Ci sarà da fare un gran lavoro a casa: abitiamo al terzo piano, senza ascensore, le porte sono piccole, si dovrà intervenire sul letto, al bagno e per la doccia“. Alessia dovrà comunque aspettare che le costole e il bacino guariscano completamente dalle fratture riportate nell’incidente per iniziare la riabilitazione per poi tornare a casa. Il percorso verrà accompagnato da un sostegno psicologico per l’accettazione della sua nuova condizione di vita e per la riorganizzazione della propria autonomia. Forza Alessia, siamo tutti con te!

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