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Alfa Romeo e Ferrari protagoniste, all’asta di Parigi trionfa il made in Italy

La quotazione più alta fatta registrare durante l’asta organizzata da RM Sotheby’s al Salone Rétromobile appartiene alla casa del Biscione: la Tipo B P3 del 1934 è stata battuta per quasi 4 milioni. Dietro di lei la Ferrari 365 GTB/4 Daytona Spider del 1973 venduta per 2 milioni e 156 mila euro.
A cura di Matteo Vana
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Alfa Romeo Tipo B P3 del 1934 - Foto www.rmsothebys.com
Alfa Romeo Tipo B P3 del 1934 – Foto www.rmsothebys.com

Le aste raccolgono sempre molti fan alla ricerca di modelli esclusivi e rarità da collezionisti. Una delle più importanti dell'anno è andata in scena a Parigi: organizzata da RM Sotheby's al Salone Rétromobile, in svolgimento nella Capitale francese, poteva contare sulla presenza di vetture che hanno scritto la storia dell'automobilismo.

La quotazione più alta è dell'Alfa Romeo Tipo B P3 del 1934

Protagoniste assolute sono state le italiane. A guidare la speciale classifica degli incassi c'è l'Alfa Romeo Tipo B P3 del 1934: un pezzo unico che vide trionfare Tazio Nuvolari nel Gran Premio di Monza del 1932 e che, in seguito, venne usata anche dalla Scuderia Ferrari  per vincere la Coppa Acerbo e il Gran Premio d'Italia e quello di Spagna. Da record la cifra spesa per aggiudicarsela: 3 milioni e 920 mila euro che ne fanno una delle Alfa Romeo più quotate di sempre in un'asta anche se il record della Alfa Romeo 8C 2900B Lungo Spider Touring battuta da RM Sotheby's a Monterey per 19,8 milioni di dollari rimane ancora lontano.

Al secondo posto c'è la Ferrari 365 GTB/4 Daytona Spider del 1973

Il trionfo del made in Italy, però, non si limita solo all'Alfa Romeo Tipo B P3: dietro di lei, infatti, al secondo posto, c'è la Ferrari 365 GTB/4 Daytona Spider del 1973, venduta per 2 milioni e 156 mila euro. La vettura in questione è il modello numero 88 dei 121 esemplari costruiti dalla casa di Maranello. A completare la giornata storica dell'automobilismo italiano ci hanno pensato anche l'Aston Martin V12 Zagato Numero Zero, realizzata dalla celebre carrozzeria milanese per il costruttore britannici e venduta a Parigi per 750.400 euro e la 600 Multipla del 1963, battuta all'asta per la rispettabile cifra di 35.840 euro. Un vero e proprio trionfo per l'automobilismo italiano che continua a raccogliere consensi anche fuori dai confini del Belpaese.

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