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Alfa Romeo Giulia, da mito dei polizieschi a berlina premium

Il nome Giulia rievoca uno dei periodi più gloriosi per Alfa Romeo. La mitica berlina milanese ha saputo conquistare il pubblico con un design unico ed una meccanica, al tempo, avanzata. Agile e scattante è ancora oggi ritenuta la regina dei film polizieschi.
A cura di Pietro Ginechesi
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Alfa Romeo Giulia GT 1300
Alfa Romeo Giulia GT 1300.

Alfa Romeo attualmente gode di una reputazione decisamente positiva, grazie al nuovo piano industriale che prevede numerosi nuovi modelli a fronte di un'ampia flotta da completare entro il 2020. La prima vettura a segnare il ritorno del biscione è la berlina Giulia. Il nome scelto richiama uno dei periodi più gloriosi della storia del biscione. La Giulia, a cavallo degli anni '60 e '70, ha segnato un'intera generazione diventando l'auto sportiva per eccellenza.

Prima serie (1962-1972)

La storia della Giulia comincia nel 1962, quando Alfa Romeo decide di sostituire la Giulietta con una vettura decisamente più evoluta. La nuova arrivata vanta un motore con cilindrata maggiorata a 1.570 cc, raffreddamento migliorato, cambio a 5 marce ed una potenza di 92 CV. La Giulia presenta una sospensione anteriore a quadrilateri opposti che la rende particolarmente agile in curva. La Giulia 1600 Ti debutta presso l'Autodromo di Monza, dove mette in bella mostra le sue ottime doti atletiche. Il look della berlina milanese è caratterizzato dai doppi fari anteriori e l'innovativo design aerodinamico della carrozzeria studiato nella galleria del vento, che porta il Cx ad appena 0,34. Grande attenzione anche alla sicurezza, con l'adozione di una scocca a deformazione differenziata con cellula abitativa rigida. Con queste credenziali, la Giulia riesce a battere le sue rivali con una velocità di punta superiore ai 170 Km/h. Nel 1964 viene introdotta la Giulia 1300.

Alfa Romeo Giulia 1300 Super
Gli interni della Alfa Romeo Giulia 1300 Super.

Nata come nuova variante d'accesso, la vettura monta un motore 1.290 cc da 78 CV con cambio a 4 marce e si differenzia dalla 1600 Ti con una differente impostazione del frontale: i gruppi ottici sono più ampi e non presentano la configurazione sdoppiata. La dotazione è decisamente più spartana, la vettura viene privata di numerosi accessori, tra cui il servofreno. L'allestimento scarno contribuisce a rendere la Giulia 1300 estremamente leggera e la velocità massima tocca quota 160 Km/h. Col tempo la Giulia 1600 riceve numerosi aggiornamenti, tra cui differenti upgrade del motore che accrescono la potenza fino ai 102 CV della Giulia Super del 1969. L'allestimento Super aggiunge finiture esclusive ed un pacchetto meccanico migliorato. La Giulia 1300 si conferma best-seller e col tempo arricchisce la sua dotazione. Il motore viene potenziato utilizzando differenti componenti della 1600, a partire dal cambio a 5 rapporti. L'allestimento diventa sempre più ricco ottenendo anche cerchi da 14 pollici ed il servofreno. La Giulia 1300 Super arriva a 89 CV e raggiunge una velocità massima di 165 Km/h.

Seconda serie (1972-1977)

Alfa Romeo Nuova Giulia 1300
Alfa Romeo Nuova Giulia 1300.

Nel 1972 la Alfa Romeo Giulia riceve un lieve aggiornamento che ne migliora l'aspetto. La gamma viene razionalizzata eliminando le differenze estetiche tra le motorizzazioni, le quali prevedono entrambe i 4 fari frontali. A listino sono presenti i nuovi motori 1.3 da 89 CV e 1.6 da 102 CV. Nel 1974 avviene un pesante restyling che rende la carrozzeria più atletica ed impreziosisce l'abitacolo. Durante il 1976, in piena crisi petrolifera, Alfa Romeo introduce sul mercato la Giulia Super Diesel dotata di un propulsore 4 cilindri Perkins 1.760 cc da 52 CV. Il motore è nettamente più pesante e riduce notevolmente le prestazioni della berlina sportiva, che non supera i 135 Km/h di velocità massima. Il motore non viene apprezzato dal pubblico e col tempo si nota anche la scarsa predisposizione del telaio, che tende a danneggiarsi a causa delle forti vibrazioni dell'unità diesel. Nel 1977 torna la Giulietta, che sostituisce di fatto la Giulia. In 15 anni di carriera la vettura è stata venduta in circa 1 milione di esemplari, delle quali la maggior parte con carrozzeria berlina 3 volumi.

Sempre all'inseguimento

Alfa Romeo Giulia GTA
La Alfa Romeo Giulia GTA sulla griglia di partenza.

Durante il suo lungo ciclo vitale la Alfa Romeo Giulia è stata declinata in differenti varianti, tra cui alcune varianti da gara. La Giulia GT fa da base ad un uno dei primi modelli elaborati da Auto Delta, la Giulia GTA. La Gran Turismo Alleggerita propone soluzioni tecniche di altissimo livello, tra cui l'utilizzo di pannelli in Paraluman 25. Il grande successo in pista si traduce in una vera passione per le versioni stradali, che diventano un vero e proprio must per gli appassionati. La Giulia entra a far parte delle flotte di Polizia e Carabinieri ma contemporaneamente diventa la scelta preferita dei malviventi, qui le ottime doti velocistiche della vettura la rendono protagonista di inseguimenti mozzafiato tra "guardie e ladri" diventando un cult nei film polizieschi. La reputazione di auto da inseguimento e quel caratteristico design del frontale, a mò di sguardo accigliato, sono i punti chiave che portano alla vettura la reputazione da "ragazzaccia" che la accompagna ancora adesso.

Il ritorno in gran stile

Alfa Romeo Giulia Carabinieri
La nuova Alfa Romeo Giulia con la livrea dei Carabinieri.

Il 2015 è l'anno della rinascita. Dopo aver annunciato tutte le novità del piano industriale, Alfa Romeo si prepara a tornare al suo glorioso passato con un nuova vettura. I calendari tornano indietro di 50 anni ed il nome Giulia torna prepotentemente sul mercato sotto una nuova forma. La berlina 3 volumi italiana gode di un look decisamente elegante ma pur sempre ispirato agli anni d'oro del biscione. La nuova arrivata è una premium a tutti gli effetti e propone una vasta gamma di accessori e comfort. La Alfa Romeo Giulia è un prodotto completamente nuovo: l'inedita piattaforma Giorgio arriva insieme ad una famiglia di propulsori realizzata ad hoc e ripropone la trazione posteriore. Non manca il tocco sportivo e la top di gamma Quadrifoglio è spinta da un motore V6 bi-turbo, sviluppato in collaborazione con Ferrari, da 510 CV. La nuova Giulia punta ad una clientela differente rispetto al modello originale ma si propone ancora una volta come auto di ordinanza e due esemplari sono stati consegnati ai Carabinieri.

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