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Allarme gomme, 3 milioni di auto a rischio sicurezza

Il 15,26% degli autoveicoli controllati circolava con pneumatici invernali o non conformi. I risultati dell’indagine Vacanze Sicure di Polizia Stradale e Associazioni dei produttori presentati oggi a Roma.
A cura di Valeria Aiello
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Pneumatici invernali o non conformi: questi i due fenomeni emersi dai 12.910 controlli svolti dalla Polizia stradale tra metà aprile e metà giugno sulle strade e autostrade di sei regioni (Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia). Due nuovi fenomeni che “dovranno essere attentamente approfonditi al fine di evitare che possano costituire un effetto negativo sulla circolazione stradale e sulla sicurezza in particolare" ha spiegato Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma presentando oggi a Roma i risultati del progetto Vacanze Sicure, indagine realizzata da Polstrada in collaborazione con le associazioni dei produttori, Assogomma e Federpneus. Il quadro emerso va da pneumatici non conformi a quanto riportato nella carta di circolazione nello 0,42$ dei casi, a penumatici non omologati (1.62%) a gomme che presentano danneggiamenti (3,25%) e gomme lisce (5,17%).

Complessivamente, il 15,26% degli autoveicoli controllati circolava con almeno una non conformità, vale a dire una ogni sei auto controllate, che diventano una su cinque se si considera la mancata revisione. Ben 4.821 auto delle 12.910 controllate erano equipaggiate con pneumatici M+S (il 37,34% del campione di cui 24,08% solo M+S e 13,26% M+S con pittogramma alpino) e 1.024 presentavano un equipaggiamento non omogeneo (il 7,93% del campione). “Se queste percentuali venissero traguardate al parco circolante nel nostro Paese, che è di oltre 37 milioni di autoveicoli, avremmo quasi 3 milioni di vetture con equipaggiamento non omogeneo e addirittura 14 milioni di veicoli con pneumatici invernali M+S di cui con solo marcaggio M+S, quasi 9 milioni e oltre 5 milioni di autovetture con pneumatici invernali con marcaggio M+S e pittogramma alpino” fanno notare le associazioni dei produttori che da sempre sostengono che per circolare nelle migliori condizioni di sicurezza possibili è opportuno montare pneumatici di tipo estivo (“standard”) nella stagione calda e pneumatici di tipo invernale (M + S con o senza pittogramma alpino) nella stagione invernale, in maniera omogenea sugli assi, vale a dire sempre quattro gomme identiche per marca, misura e caratteristiche prestazionali, fatte salve le eccezioni indicate sulla carta di circolazione. L’omogeneità per asse delle caratteristiche dimensionali e prestazionali è prescrizione di legge, l’omogeneità in termini di tipologia (estivo/invernale) è invece un consiglio dei costruttori di pneumatici fatto proprio dal Ministero dei Trasporti con la Direttiva 16/01/2013.

“Ogni aspetto che influisca sulla sicurezza stradale non va trascurato se si vuole invertire l’attuale tendenza dell’incidentalità  stradale con esito mortale” ha aggiunto il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno. “Purtroppo il numero degli incidenti con deceduti è aumentato del 4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e quello delle vittime ancora di più, con un incremento del 7,4% ( 800 vittime nel primo semestre del 2017 a fronte delle 745 del 2016). Pneumatici in perfetta efficienza sono una condizione fondamentale per la sicurezza del nostro viaggio. Guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi a quanto previsto dalla normativa,  espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si  ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti siamo  parte integrante”.

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