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Andrea Antonelli, una messa in suo ricordo

A un anno dal terribile incidente al Moscow Raceway che ha strappato la vita al pilota di Castiglione del Lago, il suo indelebile ricordo vive nei cuori dei quanti gli vogliono bene.
A cura di Valeria Aiello
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Ciao Andrea,
come va lassù? È passato un anno da quella domenica mattina quando la pioggia portava via i tuoi sogni e lavava via con la sua forza la speranza di quanti ti vogliono bene. È trascorso un anno in cui ci siamo continuati a interrogare sui “se” e sui “ma di una partenza che non ci sarebbe dovuta essere ma che invece è arrivata così inesorabile e fatale. Era il 21 luglio quando il tuo sorriso ci ha salutato, quando abbassavi la tua visiera e aprivi per l’ultima volta il gas.

Quello che accadeva al Moscow Raceway durante la gara del mondiale Supersport è difficile da dimenticare, e forse è ancora più difficile da ricordare per il profondo dolore di quell’istante che ti ha strappato via alla vita lasciandoci un vuoto impossibile da colmare. Un’amarezza impossibile da buttare giù e che neppure il ricordo della tua gioia riesce ancora a sopraffare.

Lo avevamo capito ma non ci volevamo credere. L’elicottero che ti avrebbe dovuto trasportare all’ospedale non partiva. Era lì fermo. Non c’era nulla da fare.

Ci hai lasciato così, senza nemmeno quell’ultimo saluto che non sarebbe servito a nulla ma ci avrebbe liberato da quell’angoscia e tutta quella rabbia nate dal senno del poi.

Oggi sarai ricordato con una messa nella chiesa di San Felice, nella tua Castione del Lago, durante la quale verrà benedetto anche quel piccolo squalo che ti ha accompagnato in vita e che per noi resta un ultimo contatto terreno con il tuo indelebile ricordo.

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