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Arrivederci Ecoincentivi, rinviati a data da destinarsi

Sarebbero dovuti partire il primo gennaio 2013 quelli per le elettriche ed ibride, ma per il momento ancora nessuna traccia. Manca il decreto attuativo spiega il Governo, ma intanto il taglio sulla somma originaria è già di 40 milioni di euro.
A cura di Luigi Ruggiero
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Volvo C30 Elettrica

Ancora cattive notizie per gli automobilisti italiani, sopratutto per quelli tutti quelli che hanno posticipato l'acquisto di una nuova auto in attesa di tempi migliori. Questa volta si tratta degli Incentivi Statali destinati alle vetture elettriche ed ibride che sarebbero dovuti entrare in vigore già a partire dal primo gennaio 2013. Tutto rinviato a data da destinarsi in assenza del decreto attuativo fa sapere il Governo, mentre il fondo tanto pubblicizzato viene ridotto a soli 110 milioni di euro. In origine si parlava infatti di 140 milioni da suddividersi negli anni a partire dal 2013 al 2015, con uno stanziamento di 50 milioni nei primi 12 mesi e 45 milioni nei due anni a seguire, per chi rottamava la propria vecchia auto in favore di una nuova che rispettasse una soglia di emissioni inferiore a 120 g/km di Co2.

Allo stato attuale non si conosce dunque né il periodo di slittamento né i dettagli sulla stessa ripartizione del fondo. La formula originaria prevedeva una percentuale di Ecoincentivi pari al 20% del valore di mercato dell'auto fino ad un massimo 5.000 euro se la stessa produceva valore pari  inferiore a 50 g/km di Co2, 4.000 euro nel caso di 95 g/km di Co2 e 2.000 euro per quelle comprese all'interno della soglia che va dai 96 ai 120 g/km di Co2, valori che avrebbero poi visto calare il loro vantaggio massimo nelle fasi successive al secondo biennio per un tetto che non avrebbe superato i 1.800 euro. Sempre all'interno del Decreto di Sviluppo era poi previsto un "Piano nazionale infrastrutturale" del valore di 50 milioni di euro, condivisi con il settore ricerca, per la diffusione delle colonnine di ricarica all'interno dei punti principali delle grandi città e diversi accordi con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la promozione nei confronti di soggetti pubblici e privati. Per il momento tutto tace, non resta che attendere le prossime settimane per saperne di più sullo svolgersi della vicenda.

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