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Assicurazioni, no alle clausole che impongono limiti su dove riparare il proprio veicolo

Le associzioni del settore hanno chiesto all’Istituto di vigilanza di intervenire. Sulla questione ci sono anche due sentenze che stabiliscono l’illegittimità delle polizze che penalizzano i consumatori che scelgono liberamente dove far riparare la propria auto.
A cura di Matteo Vana
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Capita, nella carriera di un automobilista, di incorrere in un incidente e per questo doversi rivolgere a un carrozziere: il guidatore, in quel caso, è libero di rivolgersi a una officina di sua fiducia oppure essere canalizzato dalla compagnia verso le carrozzerie convenzionate. Inoltre è concessa la massima libertà anche per quanto riguarda la cessione del credito vantato dall'automobilista verso l'assicurazione: questo credito può essere ceduto al carrozziere indipendente, di fiducia, che lo tutelerà per un risarcimento di pari valore. Questo il pensiero che Davide Galli, presidente Federcarrozzieri, ha rivolto all'Ivass. Sul tema, però, è in corso un dibattito che coinvolge diverse parti.

Il Movimento Consumatori, infatti, insieme ad altre associazioni, dopo aver constatato che il tavolo con l’Ania, promosso da Ivass per tentare di comporre le criticità del settore non ha ancora portato risultati apprezzabili, hanno chiesto all’Istituto di vigilanza di intervenire autonomamente in via anticipata. Le richieste, in particolare, riguardano le clausole che spesso prevedono, nelle polizze RC Auto e nelle garanzie collegate, limitazioni all'uso della cessione di credito oltre a penalità a carico di chi sceglie liberamente dove riparare il proprio veicolo anziché presso carrozzieri di fiducia delle compagnie assicuratrici.

Le sentenze del Tribunale

Proprio a tal proposito sono due le sentenze del Tribunale di Torino che hanno stabilito l'illegittimità delle polizze che penalizzano i consumatori se scelgono liberamente dove far riparare la propria auto. I giudici, infatti, con il loro parere, hanno detto alle polizze che stabiliscono clausole o penalità in base al luogo o all'officina in cui si è scelto di far riparare l'auto danneggiata dichiarando non conforme il risarcimento in forma specifica obbligatorio, con sanzioni al cliente. Proprio per tutelare i consumatori il Movimento Consumatori, insieme ad altre dieci associazioni, ha chiesto all’Istituto una corretta gestione dei reclami che eviti, nel pieno rispetto del Codice Civile, ingiuste e vessatorie penalità ai consumatori che utilizzano la cessione di credito delegando il proprio carrozziere alla gestione della vertenza risarcitoria con l’assicuratore.

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