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Auto a guida autonoma, la Cina vieta i test in autostrada

Sospesa la sperimentazione della tecnologia sulle tratte autostradali del paese dopo l’incidente mortale avvenuto negli Usa che ha coinvolto un conducente di una Tesla Model S con Autopilot.
A cura di Valeria Aiello
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Stop del Governo cinese alla sperimentazione delle auto a guida autonoma sulle autostrade del paese: l’ente regolatore dell’industria automobilista cinese ha annunciato di essere al lavoro con la polizia su una normativa che regoli i test delle auto senza conducente, informando le case automobilistiche che non potranno testare i propri veicoli a guida autonoma sulle autostrade fino a quando la normativa non entrerà in vigore. Il ministro dei trasporti She Weizhen, durante un forum a Pechino, ha precisato che il Ministero dell’Industria e dell’Informatica e la polizia stanno formulando un preliminare disegno di legge, senza però fornire dettagli sul rilascio della nuova regolamentazione. L’annuncio arriva in un momento in cui i governi di tutto il mondo si trovano a far fronte alle pressione dei costruttori, impegnati a incoraggiare l’innovazione nel campo della guida autonoma, senza compromettere gli standard di sicurezza. In Cina, la spinta alla sperimentazione delle auto a guida autonoma è inoltre parte di una più ampia iniziativa che invita le case automobilistiche ad aggiornare le proprie tecnologie e emergere nella produzione come paese a basso costo.

Ad ogni modo, la sospensione dei test in autostrada rischia di rallentare gli sforzi da parte delle aziende che mirano a introdurre la guida autonoma in Cina, dal momento che, fino all’introduzione della normativa, la sperimentazione sarà limitata alle sole strade locali che non permetteranno di valutale ulteriori condizioni di traffico, abitudini di guida e segnaletica che invece caratterizzano le autostrade. La moratoria alla sperimentazione arriva dopo l’inchiesta avviata negli Stati Uniti in seguito dell’incidente mortale che ha coinvolto un conducente di una Tesla Model S con Autopilot. La Cina non è il primo paese a prendere una posizione dopo la vicenda Usa. Anche la Germania è la lavoro su una proposta che obblighi i costruttori di auto a guida autonoma a equipaggiare i veicoli con una sorta di scatola nera.

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