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Auto elettriche, arriva l’asfalto che ricarica wireless durante la marcia

Il sistema ideato dal Politecnico di Torino consente di avere le batterie costantemente cariche anche quando il veicolo è in movimento. I primi test in val di Susa.
A cura di Valeria Aiello
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Anche l’Italia, in particolare il Politecnico di Torino, all’interno del progetto Fabric, il consorzio impegnato nello sviluppo di sistemi di ricarica wireless per le auto elettriche in marcia. Il prezzo elevato dei modelli in commercio, rispetto quelli a trazione tradizionale, e una rete di ricarica ancora poco capillare, sono infatti principali aspetti che limitano la diffusione delle auto elettriche, ma il prototipo realizzato dal Politecnico di Torino apre nuovi scenari, prevedendo la ricarica delle batterie durante la marcia del veicolo. Anche Renault ha recentemente presentato, in collaborazione con Qualcomm Technologies e Vedecom, un progetto di ricarica di 20 kw per i veicoli elettrici fino a una velocità di 100 km/h.

Il prototipo italiano

Anche il Charge While Driving, questo il nome prototipo presentato dal Politecnico di Torino, prevede la ricarica wireless delle auto elettriche in movimento. Il sistema, spiegano i ricercatori, si basa sulla tecnologia Inductive power transfer (Ipt), che consente la ricarica attraverso la trasmissione induttiva dell’energia elettrica sfruttando induttori risonanti. “Il principio è simile a quello che permette di cucinare sulle piastre a induzione: tale tecnologia non richiede quindi alcun contatto elettrico e una notevole riduzione delle necessità di manutenzione, ma soprattutto l’eliminazione di installazioni esterne come le colonnine di ricarica” spiegano i ricercatori dal gruppo di ingegneria elettrica del Dipartimento Energia coordinato dai prof. Paolo Guglielmi e Fabio Freschi. L’unità base dell’Ipt è una bobina fissa, collocata sotto il manto stradale, chiamata trasmettitore, e una bobina installata a bordo del veicolo, indicata come trasmettitore.

I test in val di Susa

Il primo prototipo, installato presso il circuito di prova di Susa del centro MotorOasi Piemonte, nel torinese, non richiede che la ricarica avvenga con il veicolo in sosta o durante il parcheggio. Lungo il tratto di prova sono state installate 50 bobine trasmittenti che invieranno energia a un ricevitore posizionato a bordo di un veicolo commerciale leggero. Il sistema “consentirebbe addirittura di ridurre in prospettiva volume e capacità delle batterie, nel momento in cui una rete sufficiente di strade e autostrade fosse attrezzata” informa una nota del Politecnico di Torino. Lo sviluppo di questi sistemi – concludono i ricercatori – rappresenta una stimolante sfida per l’ingegneria elettrica e potrebbe delineare una svolta decisiva per la diffusione e lo sviluppo della mobilità basata su fonti alternative a quelle fossili”.

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