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Autostrade, una sentenza del Tar del Lazio potrebbe portare nuovi aumenti

Rischio rincari sui pedaggi dopo che il Tribunale ha riconosciuto al gruppo Toto il diritto di recuperare gli incassi generati dal mancato aumento imposto dal blocco delle tariffe imponendo al ministro dei Trasporti di sistemare la situazione entro 30 giorni.
A cura di Matteo Vana
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Gli automobilisti in partenza per le vacanze estive potrebbero trovare una brutta sorpresa: una sentenza del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso del gruppo Toto, concessionaria dell’Autostrada dei Parchi, infatti,potrebbe aprire la strada a nuovi aumenti dopo il congelamento delle tariffe imposto dal ministro Lupi nel 2014 e poi confermato negli anni successivi. Il Tribunale, però, ha riconosciuto al gruppo il diritto di recuperare gli incassi che sono stati persi negli anni che vanno dal 2014 ad oggi imponendo al ministro dei Trasporti di sistemare la situazione entro 30 giorni; superato questo limite di fatto il Ministro verrebbe sostituito da un Commissario che potrebbe dunque rimuovere il blocco delle tariffe.

Aumenti previsti del 10% sulle tratte abruzzesi

Il decreto varato dal ministro Lupi impose che le tariffe autostradali venissero aggiornate solamente sulla base del tasso di inflazione programmato, non considerando gli altri due parametri come la remunerazione degli eventuali investimenti effettuati nel corso dell'esercizio precedente e la cosiddetta congrua remunerazione della concessione. Ora, come riportato da Il Fatto Quotidiano, la situazione potrebbe cambiare con le autostrade abbruzzesi legittimate ad aumentare il prezzo per le proprie tratte fino a un massimo del 10% rispetto alla situazione attuale: in questo modo per la tratta Roma-Pescara, ad esempio, gli automobilisti sarebbero costretti a spendere 22 euro invece che i 20 attuali.

Un provvedimento che arriva proprio durante la stagione estiva, quella del grande esodo da parte degli italiani verso le mete di villeggiatura più gettonate. Una decisione, quella del Tar del Lazio, che potrebbe provocare una reazione a catena con altri concessionari pronti a chiedere lo stesso trattamento e autorizzati, così, ad aumentare la tariffa per la tratta di competenza. Per il momento non c'è ancora una conferma ufficiale, ma si prospettano nuovi aumenti in vista delle partenze estive: non il miglior modo per iniziare una vacanza.

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