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Autovelox bidirezionali, la nuova arma si chiama “106”

È in grado di rilevare le infrazioni ai limiti di velocità in entrambi i sensi di marcia.
A cura di Valeria Aiello
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Autovelox 106 installato sulle vetture di servizio / Sodi Scientifica
Autovelox 106 installato sulle vetture di servizio / Sodi Scientifica

Si chiama Autovelox 106 ed è l’ultimo ritrovato della tecnologia che le Forze dell’ordine potranno impiegare per contrastare le infrazioni stradali ai limiti di velocità: un nome non nuovo per chi si intende di autovelox, già noto a molti per il suo occhio infallibile, capace di misurare anche il tempo di volo (time of flight), rilevando l’esatta posizione dei veicoli e identificarne più di uno nella stessa unità di tempo. Si tratta infatti di un’evoluzione del dispositivo già approvato tre anni fa e che, tra le diverse caratteristiche, si arricchisce di quella denominata “bidirezionalità”, vale a dire la capacità di rilevare le infrazioni ai limiti di velocità su una carreggiata con doppio senso di marcia. Può essere installato in postazione fissa (a lato strada, su palo o su portale) o mobile (sui veicoli di servizio o tripode).

Al “cugino” Velomatic 512, già approvato dal ministero nel 2010, si aggiunge quindi un nuovo dispositivo in grado di rilevare contemporaneamente la velocità in entrambi i sensi di marcia, approvato con Decreto dirigenziale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 1276 dello scorso 6 marzo 2017. L’approvazione di Autovelox 106 ha validità ventennale a partire dal 6 agosto 2014, data di emissione del decreto n. 3758 con cui il ministero ha approvato il sistema prodotto dalla società Sodi Scientifica di Calenzano (FI). Chiaramente, i dispositivi prodotti e distribuiti dovranno essere conformi alla documentazione tecnica e al prototipo depositato presso il ministero e dovranno riportare indelebilmente gli estremi dei decreti di approvazione nonché il nome del richiedente. Come gli altri sistemi di controllo elettronico della velocità, anche Autovelox 106 sottende alla normativa vigente per i dispositivi di rilevamento delle infrazioni già presenti sulla rete di strade e autostrade in Italia.

Si ricorda che le multe per infrazioni ai limiti di velocità variano a seconda dei km/h in eccesso rispetto alla velocità massima consentita: in caso di superamento del limite fino a un massimo di 10 km/h, è prevista la sanzione del pagamento di somma da 41 a 168 euro; in caso di superamento del limite compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h la sanzione pecuniaria prevista può andare da un minimo di 168 euro a 674 euro; chi supera il limite di oltre 40 Km/h ma non oltre i 60 km/h è invece soggetto alla sanzione del pagamento di una somma da 527 a 2.108 euro, decurtazione di 6 punti dalla patente con sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi. In caso si superi il limite di oltre 60 km/h, la multa va da 821 euro a 3.287 euro, con decurtazione di 10 punti e conseguente sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 6 a 12 mesi (art. 142 Cds).

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