539 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Batterie, addio ioni di litio: quelle di vetro tre volte più potenti

La scoperta del team di ricercatori dell’Università del Texas guidati dal 94enne prof. John Goodenough, già padre delle batterie agli ioni di litio. Le nuove celle in grado di immagazzinare un’energia fino a tre volte superiore e a temperature più basse.
A cura di Valeria Aiello
539 CONDIVISIONI
John B. Goodenough
John B. Goodenough

L’alternativa alle batterie agli ioni di litio arriva dagli Usa e promette di rivoluzionare il mondo dell’energetica: a svilupparla è un team di ricercatori dell’Università del Texas di Austin guidati dal prof. John B. Goodenough, già padre delle batterie agli ioni di litio.


Erano gli anni ‘80 quando Goodenough
con le sue intuizioni raggiunse la scoperta scientifica che ha reso possibile le batterie agli ioni di litio oggi comunemente utilizzate su svariati tipi di dispositivi, e adesso, decenni più tardi, alla veneranda età di 94 anni, è lo stesso Goodenough con il suo team a sviluppare la prima batteria “all-solid-state”, in grado di accumulare un’energia tre volte superiore delle tradizionali batterie al litio. Lo studio, pubblicato sulla rivista Energy & Environmental Science, consiste nello sviluppo di una nuova batteria ottenuta a partire dal vetro le cui celle consentirebbero di immagazzinare l’energia a temperature più basse, con tempi di ricarica più rapidi rispetto alle batterie agli ioni di litio.

Il risultato è una batteria “sicura, a basso costo, ad alta densità di carica e ciclo di vita più lungo” si legge nei risultati della ricerca. La scoperta non è sfuggita al ceo di Google, Erich Schmidt, che su Twitter ha sottolineato l’importante scoperta. Un’invenzione che, se confermata, in futuro potrebbe spingere la diffusione delle auto elettriche, aumentandone l’autonomia e diminuendone il prezzo.

Uno degli aspetti più interessanti circa le nuove batterie è che le celle si basano su elettroliti di vetro e, a differenza delle batterie agli ioni di litio, sono in grado di utilizzare per l’anodo un metallo alcalino come il sodio, senza formazione di dentriti che possono causare cortocircuiti e incendi – un aspetto particolarmente preoccupante per quanto riguarda la ricarica rapida dei veicoli elettrici. Grazie all’elevata conducibilità, le batterie possono operare anche a temperature molto basse, nell’ordine delle decine di gradi centigradi sotto lo zero.

539 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views