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Beffa azzurra, gli italiani “scivolano” sul bagnato di Assen

Nel Gp d’Olanda succede di tutto: la pioggia interrompe la gara e azzera i distacchi, poi fa fuori Rossi, Petrucci e Dovizioso. Vince Miller, Marquez si accontenta del secondo posto e allunga ancora sui rivali.
A cura di Matteo Vana
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L'Italia delle due ruote sembrava essere tornata quella di qualche anno fa, ad Assen poteva essere un trionfo azzurro. Storia di ciò che poteva essere e invece non è stato. Sulla pista olandese, considerata l'università del motociclismo, la valanga azzurra rischia di calare il tris, ma alla fine è Jack Miller. In una gara funestata dal meteo il più bravo è l'australiano che si laurea primo con tanto di bacio accademico. Dietro di lui Marc Marquez, che incrementa ancora il vantaggio su Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, caduto mentre era in testa. Chiude il podio Scott Redding.

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Prima metà gara a tinte azzurre

E' la pioggia a farla da padrona e a sconvolgere gli equilibri. In partenza è Rossi a prendersi la prima posizione davanti a Dovizioso, poi Hernandez a superare tutti. I due continuano ruota a ruota, Iannone mette in scena una rimonta tutta cuore che lo porta a ridosso dei primi. Naufraga, invece, Jorge Lorenzo: lo spagnolo non riesce mai a trovare il feeling con l'asfalto bagnato e si ritrova nelle retrovie. Una gara da dimenticare per il pilota Yamaha, un weekend nero da mettere alle spalle il prima possibile. In difficoltà anche Marquez, l'unico a tenere il solito ritmo è proprio il Dottore che non molla le posizioni di testa.

Disfatta azzurra

Tra i due litiganti – Rossi e Dovizioso -, risale anche il terzo italiano, Danilo Petrucci. Quella del ducatista è la gara perfetta, la prima posizione è il coronamento di una rimonta d'altri tempi. Quando il rischio pioggia sembrava passato, il cielo decide di fare i capricci, scaricando secchiate d'acqua sulla pista. Hernandez scivola, Iannone lo imita vanificando la sua rimonta poi la direzione gara espone la bandiera rossa che rimette tutto in gioco. Si torna ai box in attesa che il tempo diventi più clemente. La ripartenza, con il terzetto azzurro formato da Dovizioso, Petrucci e Rossi nelle prime posizioni e gara ridotta a 12 giri, è da brividi: Rossi supera subito il ducatista, dietro di loro Marquez mentre Petrucci è costretto al ritiro. Cade anche Dovizioso, tradito dalla pista bagnata: una vera e propria beffa per il forlivense che vede sfumare il sogno del podio. Ma lo psico dramma italiano deve ancora raggiungere l'apice. Dal trionfo alla tragedia sportiva: anche il Dottore viene tradito dalla pioggia, l'asfalto scivoloso beffa anche Sua Maestà Rossi che vede allontanarsi Marquez nel mondiale. Lo spagnolo, che si accontenta del secondo posto, ha adesso un margine di 42 punti sull'italiano della Yamaha, 24 sullo spagnolo Lorenzo. Un pugno allo stomaco quello dell'iberico, forse quello decisivo in ottica Mondiale.

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