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Benzina senza petrolio, Audi testa il primo carburante sintetico

Il rivoluzionario e-carburante a 100 ottani non derivato da fonti fossili ma ottenuto da acqua, anidride carbonica e luce solare. Allo studio anche alternative sintetiche del gasolio e del metano.
A cura di Valeria Aiello
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Nuovo successo per i ricercatori di Audi nello sviluppo di carburanti sintetici e sostenibili: in collaborazione con il partner Global Bioenergies, il marchio premium del gruppo Volkswagen ha annunciato di aver prodotto il primo lotto di e-benzina, un carburante sintetico a 100 ottani non derivato dal petrolio. Oltre ad essere una fonte inesauribile, non contiene gli inquinanti emessi dalle auto, bruciando in modo pulito. Audi testerà il nuovo combustibile in laboratorio e su motori di prova, mirando nel medio termine a modificare il processo produttivo in modo che non richieda alcuna biomassa, ma solo acqua, idrogeno, CO2 e luce solare.

In arrivo anche e-gas e e-diesel

La benzina ecologica è solo uno dei carburanti sintetici prodotti senza derivati di origine fossile da Audi, che ha già avviato la produzione di “e-gas”, metano sintetico, su scala industriale. Altri progetti di ricerca con diversi partner vedono Audi impegnata nello sviluppo di “e-etanolo” e “e-diesel”, quest’ultimo ottenuto da CO2 e idrogeno liberato per elettrolisi dell’acqua ad alte temperature. Pochi giorni fa, durante una cerimonia nello stabilimento di Dresda, il ministro tedesco all’Educazione e alla Ricerca, Johanna Wanka, ha versato cinque litri di gasolio ecologico nel serbatoio della A8 utilizzata per gli spostamenti, senza alcun problema.

Produzione sostenibile senza biomasse

La Global Bioenergies opera in un impianto pilota per la produzione di isobutene, prodotto primario della sintesi della e-benzina, nella città francese di Pomacle, vicino a Reims. L’isobutene è prodotto da materie prime rinnovabili, nello specifico il mais. Altro partner del progetto è il Centro Fraunhofer per i Processi Chimici e biotecnologici di Leuna, nella Sassonia-Anhalt, dove i ricercatori utilizzano idrogeno per trasformare l’isobutene gassoso in isoottano liquido, un carburante pulito. Global Bioenergies sta costruendo un impianto dimostrativo presso il Centro Fraunhofer, per ampliare la produzione nel 2016. “La conferma della compatibilità dell'isobutene rinnovabile con quello fossile è un passaggio chiave verso l'e-gasoline” ha spiegato Rener Mangold, responsabile dello sviluppo prodotto sostenibile di Audi “Continueremo a lavorare con Global Bioenergies su una tecnologia che ci permetta di produrre isoottano rinnovabile senza utilizzare biomasse”.

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