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Bianchi, parla il padre: “Jules è forte, sull’incidente parlerò io”

Il padre del pilota francese ricoverato in condizioni gravissime: “Nessun cambiamento visibile, Jules si batte come in corsa”.
A cura di Valeria Aiello
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Le condizioni di Jules Bianchi sono gravissime: il francese della Marussia attualmente ricoverato presso il reparto di terapia intensiva del Mie General Hospital di Yokkaichi in seguito al terribile impatto durante la gara del GP del Giappone, “continua a lottare come ha sempre fatto”. A parlare è Philippe Bianchi, padre dello sfortunato pilota che intervistato da Nice Matin, il quotidiano di Nizza, ha raccontato delle condizioni di Jules.

“Jules si batte come in corsa”

“Tutti sanno che è in uno stato critico, ma non lo credevo così forte. Jules combatte come ha sempre combattuto. Come in corsa. È forte” spiega il papà. Intorno a Jules “c’è davvero uno slancio straordinario che non avrei mai immaginato, anche se so che Jules è un ragazzo gentile. Mi è piaciuto il gesto di Jean Eric Vergne, grande amico di Jules, che ha realizzato un adesivo che i piloti metteranno su tutte le monoposto e i caschi a Sochi”. Sulle terribili immagini diffuse in rete da uno spettatore del GP, Philippe Bianchi ha aggiunto: “Non ho voluto vedere il video” spiega, “Ma mi è sembrato più un incidente stradale, è difficile parlare di un fatto di corsa. In base a quello che accadrà, sicuramente avrò qualcosa da dire più avanti”.

Intorno a Jules tutta la famiglia e uno staff medico d’eccezione

In queste ore di angoscia, intorno a Jules oltre al padre, anche la mamma Christine, Tom e Melanie, i fratelli di Jules, arrivati giovedì sera a Yokkaichi, dove il 25enne della Marussia continua a lottare contro il danno assonale diffuso diagnosticato dopo l’incidente di Suzuka. “Jules è seguito con tutte le attenzioni del caso. Non ci sono cambiamenti particolari dal giorno dell'incidente, è in uno stato critico” spiega Philippe Bianchi. Insieme allo staff medico che segue Jules, anche il prof. Gerard Saillant, il luminare francese intervenuto anche nel caso di Michael Schumacher dopo l’incidente sulle nevi di Meribel, che “sta lavorando in piena sintonia con lo staff medico locale” e il professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell’Università degli Studi di Roma, volato in Giappone su richiesta della Ferrari. Per Jules si tenterà tutto il possibile mentre tutto il mondo perché un miracolo salvi il pilota.

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