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Bmw richiama 120.000 X5 e X6 per difetti all’airbag

Il richiamo interessa i modelli prodotti dal 2006 al 2011 per il mercato americano: il numero di vetture sottoposte a controlli per gli airbag del gruppo giapponese Takata sale a più di 50 milioni.
A cura di Matteo Vana
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Takata airbag, anche la Bmw costretta a richiamare 120.000 vetture
Takata airbag, anche la Bmw costretta a richiamare 120.000 vetture

Lo scandalo legato agli airbag Takata non sembra avere fine, la lista delle case automobilistiche coinvolte si allunga. Dopo che otto marchi erano stati costretti a richiamare 12 milioni di veicoli, anche la Bmw ha annunciato che 120.000 vetture, negli Stati Uniti, dovranno tornare in officina per essere sottoposte a controlli specifici.

Il più grande richiamo nella storia degli Stati Uniti

Il costruttore tedesco ha annunciato che i modelli incriminati sono gli esemplari di X5 e X6 prodotti dal 2006 al 2011. Con questo il numero di vetture richiamate in officina per controlli agli airbag installati dal produttore giapponese Takata salgono a più di 50 milioni. Un numero elevatissimo, il più grande nella storia delle auto negli Stati Uniti. Il governo americano è corso ai ripari obbligando le case automobilistiche a far rientrare le proprie vetture al più presto: il problema è legato al propellente usato per il gonfiaggio degli airbag che, in caso di deterioramento, potrebbe far esplodere i dispositivi. Si calcola che sono già 11 gli incidenti mortali ai quali vanno aggiunti circa 140 persone ferite in tutto il mondo. In Giappone, Takata ha dichiarato 14 milioni di airbag difettosi nella prima fase del richiamo mentre, all’inizio di questo mese, ha accettato di dichiarare difettose altri 40 milioni di unità. Per il momento in Italia non sembrano esserci riscontri, le procedure non sono ancora state avviate in quanto non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

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