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Buon compleanno 500 Topolino, a Torino la festa per gli 80 anni

Quattro giorni per celebrare l’iconico modello che ha rivoluzionato il concetto di automobile. Al Lingotto oltre duecento esemplari storici sulla pista di collaudo dove nel 1936 iniziò la produzione.
A cura di Valeria Aiello
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Ottant’anni fa nasceva la prima superutilitaria Fiat, la 500 “Topolino”, battezzata così sull’onda del successo del personaggio di Walt Disney. Era il 15 giugno 1936 quando venne lanciato il nuovo modello nato dalla matita del giovane ingegnere Dante Giacosa che per scelse la massima semplicità per ridurre pesi e costi di quella che sarebbe diventata l’iconica vettura che ha rivoluzionato il concetto di automobile. Per la ricorrenza, giovedì al Lingotto, oltre duecento esemplari storici provenienti da tutta Europa sono saliti sulla famosa pista di collaudo posta sul tetto della storica fabbrica dove nel 1936 partì la produzione.

Inaugurata il 16 giugno, la rassegna organizzata dal comitato “Ling80” che celebra gli ottanta anni della “Topolino” resta aperta fino a domenica. Giovedì le vetture hanno sfilato dal Lingotto al Castello Pralomo: ad aprire la carovana, l’esemplare appartenuto a Dante Giacosa e in mostra al Centro Storico Fiat, e sempre giovedì, al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, si è tenuto l’incontro “Back to the future” sul patrimonio delle auto storiche, a cura di Roberto Giolito, Head of Heritage FCA Italy. Nelle diverse giornate, le vetture raggiungeranno la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Racconigi, Moncalieri e tanti altri luoghi simbolo del capoluogo piemontese: piazza Vittorio Veneto, lo Juventus Stadium, il Mirafiori Motor Village, il Museo dell'Automobile. Al Lingotto, all’interno della 8Gallery, è esposta anche la Topolino di Fausto Coppi, solitamente in mostra permanente al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Anche la Topolino del Campionissimo, sabato pomeriggio, sarà allo Juventus Stadium e domenica a Stupinigi, per la conclusione dell’evento. Qui i dettagli.

La 500 “Topolino” nacque per volontà di Benito Mussolini che nel 1930 chiese al senatore Giovanni Agnelli di costruire un’automobile economica, che non superasse il costo di 5.000 lire, destinata agli italiani. Un’idea che Adolf Hitler si affrettò a fare sua, non appena eletto cancelliere, convocando Ferdinand Porsche per chiedergli di produrre un’auto per tutti, dal costo di 1000 marchi, che sarebbe diventata la Volkswagen più conosciuta al mondo, la Typ 1, in Italia famosa come “Maggiolino”.

Il prototipo della 500 “Topolino” venne collaudato su strada nell’ottobre del 1934: il telaio era formato da due travi a V, la sospensione anteriore, a ruote indipendenti, utilizzava un’unica balestra trasversale. Il motore era un quattro cilindri di 569 cc a valvole laterali. Al di sopra, era collocato il radiatore a “termosifone” che sfruttava il principio per cui l’acqua calda saliva mentre quella scendeva per risparmiare sulla pompa dell’acqua. Anche l’alimentazione per gravità, permise di risparmiare sulla pompa della benzina. A due posti, con 50 kg di bagagliaio, aveva una velocità massima di 82 km/h. Nonostante Giacosa avesse risparmiato sulle componenti eliminando ciò che era superfluo, l’obiettivo del prezzo venne però sforato: al lancio costava 8.900 lire, che all’epoca erano circa 20 mesi di stipendio per un operaio specializzato. Un prezzo comunque più basso di quello della 508 Balilla, l’auto che sino a quel momento era la più economica in Fiat.

La versione con motore a valvole laterali, ribattezzata “500 A”, venne prodotta fino al 1948 in oltre 110mila esemplari. In quell’anno venne presentata la “500 B” dalle linee molto simili ma rivista e migliorata nella meccanica. L’ultima evoluzione, la “500 C” restò in produzione fino al 1955, anno del debutto della Fiat 600, il modello che sarebbe riuscito davvero a motorizzare tutti gli italiani.

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