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Car sharing, da fenomeno di nicchia a nuova realtà italiana

La mobilità delle città italiane sta cambiando lentamente anche grazie al car sharing. Il tema è sotto i riflettori negli ultimi tempi ma fino a pochi mesi fa si trattava di un servizio quasi sconosciuto.
A cura di Vito Lamorte
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La mobilità nelle grandi città italiane sta cambiando. Il dibattito è aperto da qualche tempo e sono in molti ad interrogarsi sul futuro dell'utilizzo dell'automobile nei grandi centri. La condivisione da fenomeno di nicchia sta cambiando le abitudini degli italiani e sta raggiungendo numeri significativi. I protagonisti di questo cambiamento sono due: Car2go e Enjoy. Le due modalità di servizio annoverano circa 150 mila iscritti ciascuno, concentrati a Roma e Milano e in misura minore a Firenze. Sembra che qualcosa stia iniziando a cambiare nelle abitudini degli italiani, che fino a poco tempo fa non si sarebbero mai privati dell'uso della macchina privata. Alla base di questo successo, che potrebbe cambiare, finalmente, la mobilità dei grandi centri della penisola, ci sono la semplicità di utilizzo, la flessibilità e il costo. La vettura può essere prenotata o "presa al volo" in strada, e poi lasciata con altrettanta flessibilità, anche grazie alla possibilità di parcheggiare gratuitamente nelle aree con strisce blu. Le app e il servizio clienti consentono di localizzare le vetture disponibili che possono essere poi aperte a seconda dei casi o con la stessa app (Enjoy) o con le card dei soci (Car2go). Per esempio, a Roma, la durata dei noleggi con Car2go è stata conteggiata tra i 20 e i 40 minuti mentre gli spostamenti avvengono in uno spazio tra i 5 e i 15 chilometri. Da questi dati si intuisce che l'utenza è più frequente tra i giovani i quali hanno una minore affezione all'auto di proprietà. All'interno delle famiglie, potrebbe rappresentare un'alternativa alla seconda auto così come affermato dall'Unione Nazionale dei consumatori in uno studio operato sulla città di Milano. Un altro elemento che influisce è sicuramente il prezzo. Mettendo da parte qualche piccola differenza nella formula di pagamento, le tariffe oscillano tra i 25 e i 30 centesimi al minuto e l'incremento della clientela potrebbe portare gli operatori a dare un’ulteriore spinta verso il basso.

Ci sono anche altre formule come Twist, che ha debuttato la settimana scorsa a Milano, e Bla Bla Car, che si colloca su una altro segmento della condivisione, ma sembra sempre maggiore la fetta di popolazione italiana che vuole vivere l'auto in modo diverso.

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