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Chi è Vera Spadini, il nuovo volto femminile della MotoGp

Già giornalista di Sky, sarà la padrona di casa di “Paddock Live” e condurrà “Race Anatomy MotoGP”. Dai suoi trascorsi a Milan Channel all’approdo in Sky. Nel suo cv anche impegni in X-Factor.
A cura di Valeria Aiello
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Il calcio, la musica e da questa stagione la MotoGp: parliamo di Vera Spadini, la giornalista che dal 2017 entra a far parte della squadra di Sky MotoGP al posto di Irene Saderini. Proprio quest’ultima, nei giorni scorsi, a rivelare la notizia, non senza una buona dose di polemica, dal momento che ha scritto “In bocca al lupo a (quasi) tutta la squadra”.

Vera Spadini / SkySport
Vera Spadini / SkySport

La Spadini, già giornalista di Sky per cui ha lavorato come conduttrice di Sky Sport24 e inviata per il Milan Ac, sarà la padrona di casa di “Paddock Live” dai circuiti del calendario del Motomondiale e condurrà “Race Anatomy MotoGp”, l’appuntamento di approfondimento tecnico e sportivo del dopo gara. Anima rock, la Spadini ha iniziato la sua carriera scrivendo recensioni musicali, per poi diventare volto di Milan Channel e quindi approdare in Sky. Nel suo curriculum anche impegni in progetti come X-Factor.

Il duro confronto con la Saderini

Se potesse dedicare una canzone alla sua nuova avventura, sceglierebbe “It’s a long way to the top (if you wanna rock and roll)” degli AC/DC, uno dei primi singoli della band australiana, ma sulla ‘lunga strada per il successo’ ci sarà l’inevitabile confronto con la collega Saderini, molto apprezzata dagli appassionati per le sue analisi attente e puntuali. A far strizzare il naso alla vigilia del suo debutto nella squadra di Sky MotoGp, i suoi trascorsi negli ambienti del calcio, lontani anni luce da quelli di uno sport impegnativo e rischioso come quello della MotoGp. In una delle prime dichiarazioni, in occasione della presentazione della nuova stagione dei motori di Sky, la Spadini ha parlato di “gesta” in riferimento alle imprese in pista, sottolineando il suo stile da “harleysta” perché “quel tipo di moto è decisamente più tranquillo rispetto a quelle da corsa”. Presupposti che confermano la sua ‘estraneità’ al mondo dei motori rispetto alla grande e inequivocabile passione per le “motorette” documentata negli anni dalla Saderini. Non resta che attendere il suo esordio alla conduzione per vedere se saprà cavarsela positivamente.

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