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Cinque incidenti tragici nella storia dei Rally

Non solo successi ma anche una lunga scia di sangue nella storia del Rally. Dagli ultimi tragici eventi ai più recenti incidenti in cui hanno perso la vita piloti ma anche spettatori, giornalisti e assistenti.
A cura di Valeria Aiello
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Nelle ultime ore un nuovo dramma ha sconvolto il mondo del Rally: un uomo dii 50 anni è stato travolto dalla Hyundai i20 WRC di Hayden Paddon e copilota John Kennard durante la prima speciale in notturna al Rally di Monte Carlo. Una tragica fatalità che riapre la questione sicurezza legata al mondo del Rally e al rispetto delle nuove norme introdotte dalla Federazione internazionale dell’automobilismo (FIA) dopo i più recenti incidenti nei rally europei.

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Il meeting urgente, indetto nel settembre 2015 dal presidente Jean Todt, era arrivato subito dopo i terribili incidente accaduti durante il Rally de La Coruna e il Rally del Monte Bianco, e introduceva nuove misure di sicurezza da applicare ad ogni manifestazione di rally, dalle speciali del campionato del mondo WRC fino alle più tradizionali rievocazioni storiche. Nel solo WRC, dagli anni 70 ad oggi si contano 19 vittime negli equipaggi, tra cui i piloti Augusto Mendes, Lars-Erik Torph, Jean-Marc Dubois, Attilio Bettega, Henri Toivonen e Tomas Fuchs. Più alto, invece, il bilancio della Dakar che nei suoi 39 anni di storia somma 70 vittime, tra cui 28 tra piloti e copiloti, oltre a spettatori, fotografi, giornalisti e assistenti, spesso travolti dai mezzi in corsa.

Tragedia al Rally del Monte Bianco

È il 4 settembre 2015 quando in un grave incidente durante la seconda giornata del campionato francese di Rally perde la vita è il pilota Frederic Comte, vittima di un’uscita di strada sulle Alpi di Leman, nel’Alta savoia francese. L'auto, una Citroen Xsara WRC, veniva dalle fiamma senza dare scampo al francese che ha perso la vita sul colpo mentre sua moglie e copilota è rimasto gravemente ferita.

Auto sulla folla al Rally de la Coruna

Sempre nel settembre 2015, esattamente il giorno 5, che una delle vetture impegnate nel Rally de La Coruna travolge gli spettatori che assistevano alla corsa. Alla guida della Peugeot 206 XS c’è Sergio Tabeayo, affiancato dal copilota Luis Prado Santon, quando l’auto percorre un tratto del percorso attraverso Carral, finendo sulla folla: il bilancio iniziale della tragedia è di 6 morti e 16 feriti, poi salito a 7 vittime con la morte di una bambina di appena 11 anni.

Drammatico Rally Legend

L’incidente durante l’ultimo Rally Legend di San Marino, lo scorso 10 ottobre, a causa delle difficili condizioni dell’asfalto. La Renault Clio Maxi guidata da Enrico Bonaco con copilota Alice Palazzi colpisce in pieno gli spettatori che stavano assistendo alla gara, Era lo scorso 9 ottobre e il tragico bilancio è di un morto e sette feriti.

Nera Dakar

Spesso teatro di incidenti mortali per piloti in gara che per il pubblico che accorre lungo il percorso delle speciali e dei trasferimenti, anche la Dakar dell’edizione 2016 Argentina-Bolivia-Argentina si era aperta con un incidente che aveva visto coinvolti numerosi spettatori. Durante il trasferimento a Buenos Aires, la Mini dell’equipaggio cinese Guo Meiling e Liao Min era uscita di strada, travolgendo una decina di appassionati. Pochi giorni dopo, nel corso della settima tappa, perdeva la vita un altro spettatore, travolto dall’auto di Lionel Baud.

La maledizione del Rally raid più duro

Nel lunga scia di morte della Dakar tra le vittime anche il fondatore, Thierry Sabine, nel 1986, e tanti motociclisti, come Patrick Dodin, che perse la vita nel 1979, durante la prima edizione della Dakar, e i piloti italiani come Giampaolo Marinoni e Fabrizio Meoni. Da quando la Dakar si è spostata in Sud America, sono stati cinque i motociclisti a perdere la vita, Pascal Terry, Jorge Andrés Martínez Boero, Thomas Bourgin, Eric Palante e Michał Hernik. Il particolare, l’incidente di Jorge Andrés Martínez Boero era arrivato il giorno di Capodanno 2012: l'argentino cadeva a gran velocità nei primi chilometri della prima prova speciale, riportando lesioni che gli hanno procurato un arresto cardiaco. "Ciò che non uccide, rafforza. Sono pronto a dare tutto" erano state le sue ultime parole su Twitter.

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