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Con la nuova normativa ora anche i pneumatici hanno l’etichetta

Da giovedì 1° novembre è entrata in vigore l’etichettatura obbligatoria per facilitare l’automobilista nella scelta delle gomme. Tre i coefficienti a cui fare attenzione, ecco come risconoscerli ed interpretarli.
A cura di Luigi Ruggiero
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Informazioni etichetta pneumatici

E' scattata ieri giovedi 1 novembre 2012, a breve distanza dall'obbligo del sistema di controllo della pressione la nuova normativa europa che vigila sulla presenza dell'etichettatura su tutte le tipologie di pneumatici dedicati alle automobili e veicoli commerciali prodotti dal 1 luglio 2012 in poi. Trattasi di una sorta di legenda che permetterà al consumatore di identificare tra loro i diversi prodotti al momento dell'acquisto tramite una serie parametri legati all'aderenza sul bagnato, alla resistenza al rotolamento ed al rumore generato dal loro utilizzo. In tal modo, sopratutto in tempi in cui ci si dedica alla sensibilizzazione sull'utilizzo delle gomme invernali, si pone una piccola salvaguardia a supporto dell'utente ultimo di modo che sia facile scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Attenzione – l'etichettatura non si applica però a pneumatici da moto, ricostruiti, agli off-road professionali, per impiego temporaneo, per utilizzi racing ed altre categorie specifiche. Le informazioni riportate su di essa inoltre, non richiedono una modifica alla marcatura posizionata ai fianchi degli pneumatici. Anche dopo l'entrata in vigore della normativa sarà comunque possibile trovare e vendere prodotti privi della suddetta poiché prodotti prima del 1 luglio 2012, è importante quindi in questo caso esser certi della data di realizzazione e segnalare al costruttore eventuali mancanze di conformità. Infine sull'etichetta, così come sullo scontrino fiscale o fattura, devono essere sempre riportati tutti e tre i parametri previsti dalla normativa o comunque nel secondo caso esplicitati tramite un documento specifico.

Interpretare l'etichetta – è in realtà molto più facile di quanto si possa immaginare. Per distinguere la buona o cattiva resistenza al rotolamento, così come per il grado di aderenza sul bagnato, sono state create sette classi di merito comprese tra la lettera A (il coefficiente migliore) e la lettera G. La differenza è presto detta, rispetto ad un prodotto di classe G uno di classe A può garantire un risparmio di carburante attestato fino al 7,5% ed uno spazio di frenata addirittura ridotto di ben il 30%. Per quanto riguarda invece il valore espresso in dB (decibel), ossia il rumore sprigionato dal rotolamento, sono presenti 3 barre. Un coefficiente facilmente bypassabile in termini di risparmio al momento dell'acquisto, da ricordare tuttavia che il peggiore di tutti (quello con tre barre nere) è già al di sopra del futuro valore limite europeo obbligatorio. Una buona scelta può essere quindi quella di optare o per il prodotto intermedio (3 dB in meno del valore limite futuro) o più semplicemente per il migliore che di sicuro saprà garantirvi inutili inquinamenti acustici. Per approfondimenti in merito è possibile visitare in qualsiasi momento il sito web www.pneumaticisottocontrollo.it o consultare il materiale promozionale cartaceo già diffuso sul territorio.

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