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Così ti rubo l’auto: ecco i cyber trucchi dei ladri hi-tech

Cambiano le auto e si modificano anche le abitudini dei ladri: dal transponder con cui attaccarsi alla presa obd per riprogrammare la chiave allo scanner radio per captarne le frequenze, ecco tutti gli strumenti dei topi d’auto moderni.
A cura di Matteo Vana
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Calano in furti di automobili in Italia, passati dalle 120mila unità del 2014 alle 114mila del 2015, ma i ladri diventano sempre più hi-tech. Non esiste più la figura del malvivente armato di spadino con cui apriva le portiere, niente più cavi da collegare per mettere in moto le vetture da rubare, ora il kit di scasso sta tutto in un computer. A svelare la nuova tendenza è la Polizia durante la tavola rotonda "Rivoluzione furti auto. Così cambiano le tecniche dei ladri. Analisi del fenomeno". Cambia il mondo delle auto e i ladri modificano le proprie abitudini. Il crescente interesse verso la sicurezza di molte case ha modificato anche il modo di entrare in azione di quelli che una volta venivano definiti topi d'auto.

Non ci sono grandi differenze nelle modalità di furto tra utilitarie e vetture di alta gamma – ha spiegato Roberto Mastromauro, del Compartimento Polizia stradale del Lazio -. I furti avvengono su strada, nei garage pubblici e privati, nei grandi parcheggi, anche ‘in villa', quando i malviventi dopo aver svuotato casa si impossessano anche delle chiavi dei proprietari. Ora ci sono vere e proprie organizzazioni criminali con competenze tecniche e strumenti specifici, quasi sempre reperiti via Internet.

Il kit del cyber ladro

La tecnologia se da un lato sta rendendo il compito dei ladri sempre più difficile, dall'altra offre anche un aiuto per mettere a segno il colpo. Il kit del ladro d'auto moderno si fa hi-tech e così basta un transponder con il quale attaccarsi alla presa obd per riprogrammare la chiave e prendere possesso del veicolo oppure uno scanner radio per captare il flusso di comunicazione digitale tra la chiave e l'auto e poi, reinoltrando il codice così captato, aprire la macchina senza alcun bisogno di chiave. Un grande classico è la sostituzione della centralina stessa: una volta entrati nell'abitacolo, infatti, basta un by pass per accendere il veicolo.

Utilitarie o auto di grossa cilindrata cambia poco, l'unica differenza sta nell'utilizzo che se ne fa una volta rubate, come spiegato da Roberto Mastromauro. "Le utilitarie finiscono per lo più in pezzi ad autodemolitori e officine abusive per la vendita delle parti di ricambio (centraline, airbag, organi meccanici). Mentre le auto di alta gamma vengono riciclate sul mercato nero, italiano ed internazionale, grazie a false immatricolazioni e targhe clonate".

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