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Daihatsu Charade: sbarca in Italia la citycar cugina della Toyota Yaris

La nuova citycar semplice di contenuti e povera di prezzo, sarà l’ultima citycar a solcare il suo italiano dopo l’annuncio da parte della casa madre di ritirarsi dal mercato Europeo per il 2013, causa l’elevato costo d’importazione.
A cura di Luigi Ruggiero
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Daihatsu Charade

A pochi mesi dall'annuncio redatto dalla casa automobilistica nipponica riguardante le proprie intenzioni di ritirarsi dal mercato europeo entro il 2013, a causa degli elevati costi d'importazione, il listino della Daihatsu si arricchisce con l'arrivo della nuova Charade. Una citycar presentata al Salone di Ginevra 2011 e frutto dell'accordo con la Toyota.

La struttura che infatti delinea questa vettura di segmento B, è quella della precedente Toyota Yaris, idem per quanto si denota in tema di proporzioni, con i suoi 3,79 metri di lunghezza, 1,7 metri di larghezza ed un'altezza pari a 1,53 metri. Il suo prezzo di partenza è fissato a 13.490 euro per la motorizzazione 1.3 litri VVTi a fasatura variabile da 100 CV e 132 Nm, accoppiata al cambio manuale 6 rapporti, mentre si sale a 14.140 euro per il robotizzato (sempre 6 rapporti).

Il 4 cilindri derivante anch'esso dalla Toyota, permette all'utilitaria un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,7 secondi, con una velocità massima di 175 km/h e consumi pari a 5,4 litri di benzina ogni 100 km. L'allestimento della Charade è unico ed è comprensivo di: climatizzatore manuale, specchietti retrovisori elettrici, autoradio CD/MP3 con comandi al volante (rivestito in pelle) e 6 altoparlanti. Come optional è invece disponibile solamente la vernice metalizzata, offerta al prezzo di 270 euro.

Distinguibile tramite il simbolo Daihatsu e la scritta Charade che figura sul portellone, in attesa del pensionamento dell'attuale Yaris, la vettura che andrà a man forte alle Cuore, Materia, Sirion e Terios cercherà con la sua semplicità di impressionare per l'ultima volta il pubblico in attesa del suo ritiro in Giappone.

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