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Dakar 2016: inizia il countdown per l’Odissea sudamericana

Il Rally Raid più duro al mondo pronto al via per la nuova edizione nelle terre del Sud America. Un percorso che si preannuncia durissimo tra Argentina e Bolivia con oltre 9.000 Km per auto, moto, camion e quad.
A cura di Fabrizio Carrubba
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L’attesa sta per finire e tra pochi giorni la Dakar 2016 prenderà il via da Buenos Aires, pronta a regalare la consueta dose di emozioni come da tradizione, per una della gare più dure e difficili dell’intero panorama motoristico. Anche per la nuova edizione la Dakar non si smentisce e gli organizzatori hanno preparato quello che sulla carta si presenta come uno dei percorsi più difficili, tanto che sui manifesti ufficiali campeggia la scritta “The Odyssey”, l’Odissea.

Oltre 9.000 Km tra i paesaggi più spettacolari del mondo

Il Sud America è ormai la casa della Dakar, dopo l’annullamento dell’edizione 2008 a causa del rischio di attacchi terroristici lungo il percorso africano. Quella che doveva essere una soluzione temporanea è divenuta invece una splendida realtà ed una tradizione che per l’ottavo anno consecutivo si ripete, portando i concorrenti a percorrere le bellissime piste sudamericane, accolti da un vero e proprio bagno di folla, non solo alla partenza, ma anche durante le estenuanti tappe. Sterrati velocissimi e pietraie saranno gli ingredienti principali di questa edizione, che forse perderà un po’ del fascino dei grandi deserti come l’Atacama, oppure le immense dune di sabbia che si gettano nell’Oceano Pacifico, esclusi dall'edizione 2016. Saranno Argentina e Bolivia i due paesi protagonisti, dopo che Perù e Cile hanno dato forfait a causa dei problemi organizzativi e delle condizioni meteo che potevano generare problemi con l’arrivo del famigerato ElNiño, pronto a scaricare piogge torrenziali. Saranno comunque oltre 9.000 Km suddivisi in 13 tappe, che auto, moto, camion e quad dovranno affrontare da Buenos Aires, sede della partenza, a Rosario, traguardo argentino dell’edizione 2016.

Peugeot all’assalto delle Mini nella categoria auto

Il ritorno di Peugeot alla Dakar 2015 aveva scosso il mondo della categoria auto. Dopo un’assenza di 25 anni la casa del Leone era tornata con un progetto ambizioso, la 2008DKR, ed un team di tutto rispetto: Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz e Cyril Despres. Un totale di 17 vittorie nel rally più difficile al mondo per i piloti che rappresentano il meglio delle due e quattro ruote. Peccato per i problemi legati ad un progetto così nuovo, che hanno penalizzato l’esito della gara, lasciando via libera, nel 2015, ad una lunga e solitaria cavalcata di Nasser Al-Attiyah alla guida della Mini. Lo squadrone Mini è pronto a tentare la conquista del quinto successo alla Dakar, schierando ben dodici Mini ALL4. La potente macchina motorizzata con il turbo diesel sei cilindri da 3 litri di casa BMW, capace di sviluppare oltre 320 CV, non ha subito importanti aggiornamenti dal suo esordio nel 2011, dimostrando di essere una vettura ancora altamente competitiva. Al-Attiyah e Nani Roma, sfortunato nella scorsa edizione, puntano alla vittoria supportati da gregari di primo ordine. Peugeot però gioca la carta jolly mettendo alla guida della quarta DKR un pilota del calibro di Sébastien Loeb, vero cannibale del rally con 9 titoli iridati nel WRC, ed al suo esordio nel rally raid Dakar.

Tra le moto è guerra aperta: si rinnova la sfida KTM-Honda

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La categoria moto perde un altro dei suoi protagonisti. Il passaggio dalle due alle quattro ruote sembra essere una tappa obbligata per i più forti piloti: Stéphane Peterhansel prima e Cyril Despres poi hanno già fatto il salto di categoria. Nella scorsa edizione era stato Marc Coma ad aggiudicarsi il successo, il quinto per il pilota spagnolo ed il quattordicesimo per la KTM. Honda aveva provato a fermare lo strapotere della casa austriaca, ma il colosso giapponese aveva dovuto alzare bandiera bianca a causa dei problemi e delle penalità in cui erano caduti Joan Barreda e Paulo Goncalves. Marc Coma per l’edizione 2016 abdica, passando non alle quattro ruote, ma addirittura dall’altro lato della barricata, diventando uno dei membri organizzatori dell’edizione 2016. Senza un vero e proprio leader la KTM affida le sue moto ai giovani piloti che lo scorso anno avevano infiammato il pubblico, vincendo alcune tappe da out-sider: Quintanilla, Walkner e Sunderland, con l’aggiunta della bravissima e velocissima Laia Sanz, passata dalle file HRC. Honda dal canto suo rinnova la fiducia, e gli investimenti, sulla squadra capitanata ancora da Barreda e Goncalves, e puntando alla scuola italiana rappresentata da Paolo Ceci, portatore d’acqua per i due top-rider.

Il via il 3 gennaio: 13 tappe da Buenos Aires a Rosario

Il conto alla rovescia sta per finire: la Dakar 2016 è pronta a partire nei primi giorni dell’anno nuovo, seguendo il programma riportato:

31/12 e 01/01: Verifiche tecniche ed amministrative
02/01: Partenza e prologo da Buenos Aireso
03/01: Buenos Aires – Villa Carlos Paz
04/01: Villa Carlos Paz – Termas de Río Hondo
05/01: Termas de Río Hondo – Jujuy
06/01: Jujuy – Jujuy
07/01: Jujuy – Uyuni
08/01: Uyuni – Uyuni
09/01: Uyuni – Salta
10/01: Giornata di riposo a Salta
11/01: Salta – Belén
12/01: Belén – Belén
13/01: Belén – La Rioja
14/01: La Rioja – San Juan
15/01: San Juan – Villa Carlos Paz
16/01: Villa Carlos Paz – Rosario

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