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Dal “crashgate” Renault all’ultima vittoria Ferrari, ecco la storia del GP di Singapore

Dal bocchettone della benzina che rimane attaccato sulla Ferrari di Massa, alla prima vittoria della Rossa sulla pista di Marina Bay con Fernando: ecco i momenti più emozionanti della storia del GP di Singapore che quest’anno festeggia la decima edizione.
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A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel festeggia la vittoria a Singapore - Getty Images
Sebastian Vettel festeggia la vittoria a Singapore – Getty Images

Il Gran Premio di Singapore, uno dei più spettacolari della Formula 1, è giunto alla sua decima edizione; una pista, quella di Marina Bay, che ha regalato spettacolo e colpi di scena nella sua seppur breve vita. E' dal 2008 che la gara della città-stato asiatica fa parte del calendario: fu un'intuizione di Bernie Ecclestone a permettere al circuito di ospitare le monoposto. Già negli anni '60 e '70 Singapore aveva ospitato eventi motoristici, ma mai sotto le luci dei riflettori. Un'idea che ha reso la gara particolarmente spettacolare e, grazie al layout della pista, ricca di colpi di scena.

Lo scandalo Crashgate e l'errore di Massa

La prima edizione è anche una delle più spettacolari, ricordata soprattutto per il crashgate Renault, ma non solo. Quella di Singapore è la quindicesima gara della stagione e la lotta al mondiale vede protagonisti Lewis Hamilton e Felipe Massa con la Ferrari. Nel giro di formazione Nelson Piquet Jr, figlio del grande campione, si gira con la sua Renault, ma nessuno presta attenzione al'accaduto giustificando il tutto con le scarse abilità alla guida; nessuno sospetta nulla neanche quando il pilota brasiliano commette lo stesso identico errore finendo a muro  – due giri dopo che il suo compagno di squadra ha effettuato la sosta ai box – causando l'ingresso della safety car. Nel caos generato dalla vettura di sicurezza tutti rientrano ai box, ma a pagare è Felipe Massa che si vede dare il via quando il bocchettone della benzina è ancora attaccato alla sua Ferrari: il brasiliano non se ne accorge e parte, trascinandolo per tutta la corsia box. A vincere sarà Alonso, ma il vero e proprio crashgate scoppia a distanza di anno quando proprio Piquet Jr, dopo essere stato scaricato dalla Renault, decide di vuotare il sacco confessando che quell'incidente era stato programmato ai box; a pagare per tutti furono Flavio Briatore e Pat Symonds, i due che avevano architettato la diabolica strategia, mentre Fernando Alonso riuscirà a conservare la vittoria.

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Hamilton vince in solitaria

Lewis Hamilton non ha mai dimostrato un grande feeling con la pista di Singapore: il britannico ha ottenuto solo due vittorie in tutta la sua carriera sul circuito asiatico. La più importante è certamente quella del 2009 quando il pilota della McLaren riuscì a scattare dalla pole position portando a casa il trofeo destinato al vincitore in una stagione dominata dalla Brawn GP. L'inglese è bravo ad approfittare degli unici due avversari in pista che decidono di eliminarsi da soli: Rosberg commette un'ingenuità oltrepassando la linea bianca di uscita dei box mentre Vettel, invece, supera il limite di velocità in pit-lane; inevitabile, per entrambi, il drive through che spiana il successo al britannico.

Lewis Hamilton nel 2009 - Getty Images
Lewis Hamilton nel 2009 – Getty Images

La prima volta della Ferrari a Singapore

C'è ancora Fernando Alonso a scrivere la storia sulla pista di Singapore; stavolta, però, la vittoria è limpidissima e rappresenta una prima volta assoluta per la Ferrari. Un vero e proprio dominio sulla pista asiatica quello dello spagnolo che si prende pole position, vittoria e giro veloce. Per il pilota delle Asturie è la quarta vittoria stagionale dopo quelle in Australia, Germania e Italia, ma quella sul circuito di Marina Bay è la più dolce perché tiene vive le speranze mondiali. Un successo che però sarà inutile: il settimo posto dell'ultima gara, ad Abu Dhabi, infatti, priverà lo spagnolo del titolo di campione del mondo per soli 4 punti aumentando i rimpianti per ciò che sarebbe potuto essere e invece non è stato.

Vettel trionfa al volante del Cavallino

Il grande specialista della pista asiatica, però, è senza dubbio Sebastian Vettel; sono 4 le vittorie ottenute in 9 edizioni, 6 i podi totali conquistati dal tedesco. La sua è praticamente una presenza fissa nella top 3 di Singapore, ma a rimanere impressa è la sua ultima impresa sul tracciato di Marina Bay, arrivata nel suo primo anno in Ferrari. E' il 2015 e il campione teutonica ha già vinto due gare  – in Malesia e in Ungheria – con il Cavallino. Le Mercedes stanno dominando il campionato, ma soffrono il caldo e così Vettel può andare a prendersi una vittoria senza grossi patemi davanti a Ricciardo e al compagno di squadra Raikkonen.

Rosberg ipoteca il mondiale

Il primo e unico successo di Nico Rosberg sulla pista di Singapore è anche il più importante per il pilota tedesco, quello che gli consente di superare Lewis Hamilton e di riportarsi in testa alla classifica, posizione che terrà fino alla gara di Abu Dhabi.  Una gara non certo semplice quella vissuta dal pilota della Mercedes che nei giri finali deve guardarsi dalla rimonta furiosa di Daniel Ricciardo, deciso a rovinare la festa del figlio d'arte: i due arrivano a meno di un secondo di distanza, ma Rosberg, grazie anche alla pista che non permette di sorpassare agevolmente, riesce a mantenere la prima posizione guadagnando punti preziosi in ottica campionato e prenotando il titolo di campione del mondo.

Nico Rosberg festeggia dopo la vittoria nel 2016 - Getty Images
Nico Rosberg festeggia dopo la vittoria nel 2016 – Getty Images
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