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Dalla Francia a Las Vegas, le cinque piste pronte a entrare nel mondiale di F1

Hockenheim non sarà in calendario nel 2017, Sepang saluterà a fine 2018 e Silverstone riflette sul futuro. Ma se alcuni tracciati lasciano, altri sono pronti a fare il loro ingresso: dal Paul Ricard all’Ucraina, passando per la pista di Portimao, ecco quelli che potrebbero ospitare a breve una gara del mondiale.
A cura di Matteo Vana
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Felipe Massa taglia il traguardo dell'ultimo Gp di Francia, disputato nel 2008 - Getty Images
Felipe Massa taglia il traguardo dell'ultimo Gp di Francia, disputato nel 2008 – Getty Images

La Formula 1 è pronta ad esplorare nuovi orizzonti. Con il cambio di proprietà e il passaggio a Liberty Media qualche novità era attesa: nei piani della cordata americana, capitanata da Chase Carey, c'è l'espansione verso quei mercati, come ad esempio gli Stati Uniti, in cui le monoposto non sembrano avere un grandissimo appeal. "L'Europa rimarrà la culla della Formula 1" avevano assicurato, ma i problemi finanziari di alcuni circuiti e i mancati introiti derivanti dalla scarsa affluenza di pubblico, sembrano accelerare questo processo di rinnovamento. Hockenheim non sarà in calendario nel 2017, Sepang farà la sua ultima apparizione nel 2018 mentre la partecipazione di Silverstone ai mondiali del futuro è sempre più insicura. Per alcune piste che lasciano, però, ce ne sono di nuove pronte ad entrare.

Dopo 10 anni torna il Gp di Francia

Dopo 10 anni di assenza si correrà nuovamente il Gp di Francia. Un gradito ritorno per un palcoscenico storico, anche se le monoposto non gireranno sul circuito di Magny-Cours bensì su quello di Paul Ricard, tracciato di proprietà di Bernie Ecclestone. Un impianto tra i più caratteristici del motorsport che, in passato, ha già ospitato la Formula 1: su questa pista, infatti, le vetture si sono già sfidate tra il 1971 e il 1985 e successivamente nel periodo tra il 1986 e il 1990. I test Pirelli svolti la scorsa estate, con le nuove gomme che faranno il debutto nella stagione che sta per cominciare, avevano dato più di un segnale, indizi confermati poi dall'annuncio di Christian Estrosi, Presidente della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, che lo scorso 5 dicembre ha ufficializzato il ritorno. Curve veloci, lunghi rettilinei e una parte che vede la presenza di molte curve strette e lente: queste le caratteristiche del tracciato che, dal mondiale 2018, sarà ufficialmente inserito in calendario.

Il GP del Portogallo a Portimao

Rimanendo sempre nel campo dei graditi ritorni c'è anche la possibilità rappresentata dalla pista di Portimao. Dopo essere entrato in calendario ininterrottamente dal 1984 al 1996, il Gp del Portogallo potrebbe tornare ad ospitare una gara di Formula 1: gli organizzatori che, dopo aver ottenuto l'abilitazione ad ospitare una gara del circus nel 2013 per la pista, infatti, starebbero seriamente pensando di candidarsi per ospitare una tappa del mondiale. Una possibilità concreta quella rappresentata dal tracciato lusitano che però sembra vincolata a una condizione: trovare i 30 milioni necessari ad ospitare la manifestazione. "E' il tempo di iniziare a pensare alla Formula 1, l'investimento ne varrebbe la pena" aveva dichiarato pochi mesi fa il sindaco della città lusitana, Isilde Gomes. I presupposti per l'ingresso nel circus ci sono, ma il progetto non sarà realizzabile comunque prima del 2018.

La pista di Portimao - Getty Images
La pista di Portimao – Getty Images

L'esordio ucraino

Se quelli menzionati fono ad ora erano tutti cavalli di ritorno, lo stesso non può dirsi per l'Ucraina che ha recentemente presentato alcuni disegni di un tracciato concepito per ospitare le monoposto di Formula 1. La pista dovrebbe sorgere nei pressi della città di Lviv, l'antica Leopoli, ed è opera di Ivan Vishchuk, un famoso designer ucraino. La Fia non ha ancora dato la sua approvazione, ma si sanno già le caratteristiche del tracciato; la lunghezza della pista sarà di 5,51 km, con una capacità di 65-70 mila spettatori ed un ampio parcheggio in grado di ospitare 16 mila vetture. Un progetto ambizioso che deve ancora ricevere una risposta ufficiale da parte del massimo ente del motorsport ma vedere le monoposto girare sulla pista disegnata da Vishchuk potrebbe non essere solo una fantasia.

Las Vegas, la novità made in USA

Difficile resistere al richiamo dei motori per la città del gioco per eccellenza: Las Vegas, con i suoi casinò e la sua passione per ogni tipo di competizione, rappresenta il luogo ideale per una manifestazione sportiva. A spingere ulteriormente il progetto sembra esserci anche la nuova proprietà americana che vedrebbe nella città del Nevada la meta ideale per fare breccia nei cuori degli americani, storicamente poco propensi a sposare la Formula 1. Quello di Las Vegas sembra essere il circuito favorito per una prossima entrata in calendario: oltre al benestare di Bernie Ecclestone e al layout del tracciato, già disegnato da Hermann Tilke e che prenderà vita solo parzialmente sulla Strip, ci sarebbe anche un gruppo di investitori pronti a finanziare il progetto che entrerebbe in calendario nella stagione 2018. 

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La pazza idea Bari

Più che una reale possibilità, quella legata alla città pugliese, sembra una pazza idea. Merito di Fabio Montecalvo, presidente della Fm Communication, che ha rilanciato l'idea a Bernie Ecclestone in persona: "Un progetto che blinderebbe la città per l’occasione e che vedrebbe la costruzione di un hotel a cinque stelle in zona Fiera del Levante, oltre a quella di una tribuna galleggiante dotata di Area Hospitality sull’acqua. Il tutto, costruito dalle imprese della famiglia Al Alaija. E’ ovvio che trattasi di un progetto in fase embrionale e che dovrà contare, sopratutto, sulla disponibilità delle amministrazioni comunali" aveva dichiarato a inizio giugno. Difficile che il Gp di Bari diventi una realtà in tempi brevi, ma il progetto, che prevederebbe di utilizzare la zona della Fiera del Levante, ricalcando il vecchio percorso che dal 1947 al 1956 ha ospitato il leggendario GP, è decisamente suggestivo. A frenare il suo sviluppo, però, ci sono vari fattori di cui il più importante sembra essere la cifra, stimata in circa 150-200 milioni di euro, per realizzare l'impianto. Tra quelli presi in considerazione, il Gp a Bari sembra essere quello con meno speranze di essere realizzato, ma non è detta l'ultima parola.

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