36 CONDIVISIONI

Dalla pista al set, Patrick Dempsey oltre “The Limit”: una serie tv dedicata a Phil Hill

Continua il lavoro dell’attore e pilota automobilistico statunitense sulla serie, ispirata all’omonimo romanzo di Michael Cannel, che racconterà il campionato mondiale di Formula 1 del 1961 che vide il duello tra il primo americano iridato e il tedesco Wolfgang von Trips, entrambi in Ferrari, che si concluse tragicamente a Monza, nel Gran Premio d’Italia, dove il driver teutonico perse la vita insieme a 12 spettatori in un drammatico incidente.
A cura di Michele Mazzeo
36 CONDIVISIONI
Immagine

Patrick Dempsey sembra che sia finalmente riuscito ad unire il suo lavoro, quello di attore, con la sua più grande passione, le gare automobilistiche. Infatti, il 51enne del Maine sta lavorando ad una serie tratta dal libro “The Limit” di Michael Cannell e dedicata al leggendario Phil Hill, primo pilota statunitense ad aver vinto il campionato mondiale di Formula 1. In questa serie, che sta realizzando per il canale tv via cavo americano Sundance Tv fondato dal collega Robert Redford, si ripercorrerà dunque quel 1961 e la lotta per il titolo iridato tra due piloti Ferrari (entrambi correvano a bordo di una Ferrari 156): proprio l’americano Hill e il tedesco Wolfgang von Trips e si concentrerà soprattutto sulle storie dei due grandi protagonisti molto diversi tra loro ma accomunati dalla voglia di vincere.

Il lavoro di Dempsey rievocherà quella sfida, decisa in modo drammatico nel GP d'Italia a Monza, quando una manciata di punti separava i due piloti della casa di Maranello nella corsa al titolo mondiale. E proprio quel Gran Premio del Bel Paese sarà il cuore della serie in quanto alla partenza della gara sull’autodromo monzese il pilota teutonico era in vantaggio su Hill in classifica generale, ma una collisione al primo giro, poco prima della “Parabolica”, lo manda fuori pista facendolo schiantare contro le reti di protezione dietro le quali sono accalcati numerosi spettatori. Il tragico bilancio di quel bruttissimo incidente fu di 13 vittime: il driver tedesco e dodici vittime tra il pubblico.

Ancora non c’è una data certa sull’uscita della prima puntata di questa serie tv, ma con Dempsey coinvolto, le aspettative sono molto alte perché a distanza di oltre 30 anni ci potrebbe essere quel giusto mix tra passione per le corse e grande abilità recitativa già incarnato da due mostri sacri del cinema a stelle e strisce, vale a dire i leggendari Steve McQueen e Paul Newman. E già perché tra il Dottor Derek Shepherd in Grey’s Anatomy, ruolo grazie al quale ha conosciuto la ribalta mondiale diventando anche uno dei più apprezzati sex symbol del cinema americano, e le gare automobilistiche c’è un amore che viene da lontano tanto che nel 2015 il bel Patrick aveva deciso di mettere da parte la carriera da attore per dedicarsi esclusivamente alle corse su quattro ruote per dare seguito all’altra carriera, da driver, intrapresa da oltre dieci anni prima.

Infatti lo statunitense di origine irlandese esordisce al volante nel 2004 nella Panoz Racing Series. Cinque anni dopo costituisce la sua scuderia: disputa 7 gare della Rolex Sports Car Series con una Mazda RX-8, mentre per la 24 Ore di Le Mans, che chiuderà al 30° posto, si avvale di una Ferrari F430. Nel 2011 poi si piazza in quattordicesima posizione alla 24 Ore di Daytona, terzo nella classe GT. Poi crea un team insieme all’ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, con il quale prende nuovamente il via a Le Mans: 29° assoluto e quarto di classe nel 2013 con una Porsche 997 GT3 RSR, 24° assoluto e quinto di classe l’anno dopo con una Porsche 911 SRS e 22° assoluto e terzo nella GTE Am nel 2015. In quell’anno tantissime soddisfazioni soprattutto nel Mondiale Endurance: vince al Fuji e colleziona 3 quarti posti, un quinto e un sesto, nella classe LMGTE Am. A marzo del 2016 decide però di tornare a fare l’attore, accantonando le corse. Ma solo per quanto riguarda la carriera da pilota, perché il Dempsey-Proton Racing continua ancora oggi a correre. E adesso in “The Limit” farà contemporaneamente sia l’attore che il pilota perché alla fine sembra non esser in grado di rinunciare a nessuna delle due cose.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views