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Dalla prima di Schumacher all’incidente con Coulthard, ecco la storia del GP del Belgio

Quella belga è una delle piste più iconiche del mondiale, la stessa che ha legato la sua storia a quella del campione tedesco: dal suo esordio con la Jordan alla prima vittoria, passando per l’incidente con Coulthard ecco i momenti più significativi del Gran Premio del Belgio.
A cura di Matteo Vana
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Michael Schumacher - Getty Images
Michael Schumacher – Getty Images

Quella di Spa-Francorchamps non può essere considerata come una normale tappa di passaggio all'interno del mondiale: il circuito belga, infatti, considerato l'università della Formula 1, fa parte di quelle piste storiche al pari di Monza, Montecarlo o Suzuka. Quello belga, però, sorto dove in antichità c'erano delle terme romane, può vantarsi di avere un intreccio particolare con uno dei piloti che, con le sue gesta, è stato in grado di scrivere la storia della Formula 1: Michael Schumacher. Il tedesco, infatti, ha legato la sue gesta in maniera indissolubile alla pista di Spa: qui arrivò l'esordio, seguita poi dalla prima vittoria per concludere con l'ultimo mondiale. In mezzo altre pagine indimenticabili che lo hanno consacrato nell'Olimpo del motorsport.

L'esordio di Michael Schumacher

Il 1991 è l'anno in cui il futuro campione tedesco si affaccia nel mondo della Formula 1. Un debutto particolare il suo: la Jordan, infatti, deve sostituire il suo pilota, Bertrand Gachot, in stato di arresto a Londra dopo aver litigato con un tassista. Il vulcanico Eddie Jordan, allora, decide di puntare forte sul un giovane pilota che si era messo in mostra nel campionato kart prima e in quello sport con la Mercedes poi; quel ragazzo è Michael Schumacher. All'esordio conquista un settimo posto in griglia che lascia tutti a bocca aperta, ma in gara è costretto a fermarsi alla prima curva a causa della frizione. Un esordio amaro, ma il tedesco saprà rifarsi con gli interessi.

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1992, la prima vittoria in Formula 1

Non passa molto prima che Schumacher possa smaltire la delusione del suo ritiro all'esordio: è il 1992 e stavolta fila tutto per il verso giusto. Il tedesco è passato alla Benetton – Ford progettate dal geniale duo Brawn – Byrne e sotto la guida di Flavio Briatore. Il pilota di Hürth è terzo al via, la gara si corre su pista bagnata e Ayrton Senna sembra poter portare a casa il risultato senza troppi problemi; il brasiliano, però, non ha fatto i conti con il futuro re di Spa che comincia a inanellare giri veloci andando a prendersi la prima gioia iridata.

La prima vittoria di Michael Schumacher - Getty Images
La prima vittoria di Michael Schumacher – Getty Images

L'incidente con Coulthard che costa il mondiale

L'edizione del 1998 viene ricordata per due incidenti che vedono come protagonista David Coulthard. Lo scozzese della McLaren, infatti, perde il controllo della sua vettura subito dopo la partenza innescando una reazione a catena che coinvolge ben 13 monoposto dando vita a quello che è ricordato come uno dei più grandi incidenti della Formula 1. La direzione gara è costretta a sospendere l'evento, ma alla ripartenza è ancora lui a mettersi in mostra: è l'ottavo giro quando Schumacher, in testa dopo aver superato Hill, si appresta a doppiarlo. Il suo compagno di squadra alla McLaren, Mika Hakkinen, è fuori dai giochi e, avendo fiutato l'aria, Jean Todt è già andato al muretto box della scuderia inglese per assicurarsi che non ci siano problemi con il doppiaggio. E invece lo scozzese decide di fare un favore al compagno di squadra, leader del mondiale con 7 punti di vantaggio proprio su Schumacher, alzando il piede e facendosi tamponare dal tedesco della Ferrari che, dopo essere entrato nella nuvola d'acqua sollevata dalla monoposto che lo precede, esce su tre ruote. Entrambi riescono a raggiungere i box ma sono costretti al ritiro. Schumi avanza minaccioso verso il box McLaren e urla in faccia all’avversario, ma i due non arrivano al contatto. Una vera e propria beffa per il tedesco che a fine anno perderà il titolo proprio a favore del finlandese.

Il sorpasso più bello della storia

C'è ancora un doppiato a mettersi in mezzo nella storia tra il circuito di Spa e Michael Schumacher, ma stavolta non si tratta di David Coulthard e, per una volta, non è il tedesco a prendersi le luci della ribalta. E' il 2000 e il mondiale è un affare tra Mika Hakkinen e il ferrarista: a vincere è Schumacher, ma quell'edizione del Gran Premio verrà ricordata come quella in cui andò in scena il sorpasso più bello della storia della Formula 1. I due stanno lottando per la prima posizione, nessuno è disposto a cedere; serve un colpo di genio o di fortuna o forse entrambe le cose e il momento perfetto arriva quando Ricardo Zonta, doppiato, viene raggiunto dai due: o o di fortuna o tutte e due le cose insieme. E un giro più tardi arriva il momento perfetto. Il ferrarista si prepara a superarlo in fondo al rettilineo del Kemmel, Zonta tiene il centro della pista e decide di attaccare all'esterno ma Hakkinen si materializza all'interno della BAR e supera entrambi prendendosi la testa della corsa e la vittoria; ironia del destino è proprio quello subito da Michael Schumacher il sorpasso più bello della storia.

L'ultima gioia mondiale

Il 2004 è l'anno del settimo mondiale per Schumacher, quello che lo fa entrare ancor di più nella leggenda della Formula 1. Un titolo più che meritato visto che, in quella stagione, il ferrarista riuscì a portare a casa ben 12 vittorie in 13 gare con Monaco a rappresentare l'eccezione. Il round decisivo si gioca proprio a Spa e il tedesco decide di mettersi in modalità ragioniere: nessun sorpasso avventato, zero rischi per il ferrarista che porta a casa quello che sarà l'ultimo mondiale della sua carriera, il quinto con la scuderia di Maranello. Una storia, quella di Schumacher, che scrive l'ultimo capitolo proprio sul tracciato che lo aveva visto esordire in Formula 1.

Schumacher festeggia l'ultimo titolo mondiale vinto con la Ferrari - Getty Images
Schumacher festeggia l'ultimo titolo mondiale vinto con la Ferrari – Getty Images
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