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Dalla prima di Villeneuve al dominio di Schumacher, la storia del GP del Canada in F1

Quella del Canada è stata spesso una gara ricca di sorprese: dall’ingresso della prima safety car della storia alle vittorie Villeneuve e Alesi, le prime in carriera, passando per i sei successi con il Cavallino di Schumacher all’incidente di Kubica nel 2007 e alla sua vittoria, l’anno dopo.
A cura di Matteo Vana
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Michael Schumacher - Getty Images
Michael Schumacher – Getty Images

La Formula 1, dopo il ritorno in Europa con i Gran Premi di Spagna e Monaco, ha varcato i confini dell'Oceano per sbarcare in Canada; il tour mondiale del circus riparte dal circuito intitolato a Gilles Villeneuve, il tema principale del weekend sarà ancora una volta la sfida tra Ferrari e Mercedes. La Rossa, con Sebastian Vettel a guardare tutti dall'altro in basso, è pronta ad assestare la zampata vincente che sancirebbe il ruolo di favorita al titolo finale per la scuderia di Maranello, ma le Frecce d'argento, fuori dal podio con entrambe le vetture a Montecarlo, non staranno di certo a guardare. Ci sono poi gli outsider; su una pista in grado di regalare sempre sorprese, con il "muro dei campioni" a delineare la sottile differenza che intercorre tra fenomeni e piloti, il colpo di scena è dietro l'angolo.

Il debutto della Safety Car

Quello canadese è senza dubbio il Gran Premio delle prime volte, ma l'edizione del 1973, corsa sul tracciato di Mosport, verrà ricordata per un esordio particolare, ossia quello dell'ingresso della prima safety car. La gara parte sotto una pioggia battente e, al giro 32, Cevert e Scheckter si toccano. Ne segue una gran confusione con una vettura, una Porsche 914, a mettersi davanti a Ganley: è proprio la macchina della sicurezza, che scorta i piloti per alcuni giri fino a quando la situazione non si normalizza, ma si posiziona davanti alla monoposto sbagliata, falsando in pratica il risultato della gara stessa. Nella corsia dei box è il caos, a causa della corsia fin troppo angusta, è Ganley che capisce il problema ed entra solo dopo la sosta del suo compagno di squadra guadagnando molte posizioni. L'arrivo è da brividi: Ganley è convinto di aver vinto, ma ha percorso solo 79 giri sugli 80 in programma, Colin Chapman lancia per aria il suo cappello convinto che a trionfare sia stato Emerson Fittipaldi, ma così non è. A salire sul gradino più alto del podio, davanti al brasiliano, è Peter Revson al secondo successo in carriera.

La prima vittoria di Gilles Villeneuve

Il 1978 è l'anno che segna il definitivo cambio di sede del Gran Premio del Canada: dal circuito di Mosport si passa a quella che, ad oggi, è la sede della gara, ossia Montreal. E' l'ultima gara della stagione e il titolo è già di Mario Andretti, con la Lotus-Ford: prima della gara l'americano, però, decide di buttare benzina sul fuoco dichiarando che il tracciato è stato disegnato su misura per Gilles Vlleneuve, idolo di casa nato a poco più di mezz'ora dal circuito. Il campione del mondo non sbagliava: dopo un avvio segnato da Jean Pierre Jarier, che prende il comando della corsa, è proprio il pilota della Rossa, approfittando di un problema alla Lotus del francese, riesce a sopravanzarlo, andando a firmare la prima vittoria in carriera, con il Cavallino proprio davanti al pubblico di casa.

Gilles Villeneuve - Getty Images
Gilles Villeneuve – Getty Images

L'unica gioia di Alesi con la Rossa

Quella del canadese, però, non è stata la prima volta di un pilota Ferrari a Montreal. Nel 1995, infatti, a vincere fu Jean Alesi, proprio colui che è considerato dai tifosi della Rossa l'erede naturale di Villeneuve; in lui i ferraristi rivedono lo spirito del canadese, capace di andare oltre i propri limiti con una vettura che è nettamente inferiore agli avversari. Per la prima – e unica – gioia al volante del Cavallino, però, Alesi deve aspettare il giorno del suo compleanno: partito dalla quinta posizione, il francese approfitta prima dei problemi al cambio di Michael Schumacher, costretto a un lungo pit stop, per andarsi a prendere il gradino più alto del podio. Un compleanno festeggiato in grande stile.

Jean Alesi festeggia la vittoria in Canada - Getty Images
Jean Alesi festeggia la vittoria in Canada – Getty Images

Il dominio Ferrari targato Michael Schumacher

Se Montreal è la pista delle prime volte, è anche il circuito di Michael Schumacher, capace di ottenere ben sei successi – dal 1997 al 2004 –  in 8 edizioni con la Ferrari. Un dominio figlio del talento del pilota tedesco e della ritrovata competitività della monoposto di Maranello, capace di dettare legge a quei tempi. Solo in due occasioni il Kaiser non è riuscito a vincere: nel 1999, quando scattato dalla pole position fu tradito dal "muro dei campioni", sbattendo contro le barriere e nel 2001, occasione in cui fu il fratello Ralf a battere il pilota della Rossa che si accontentò della seconda posizione senza prendersela troppo riuscendo a scrivere la storia anche in quell'occasione: quella, infatti, fu l'unica volta in cui due fratelli si spartirono prima e seconda posizione in un Gran Premio.

Michael e Ralf Schumacher - Getty Images
Michael e Ralf Schumacher – Getty Images

Il terribile incidente di Robert Kubica

L'edizione 2007, più che per la vitoria di Lewis Hamilton, la prima in carriera ottenuta sul circuito canadese, viene ricordata per il pauroso incidente capitato a Robert Kubica, pilota della Bmw. Il polacco, dopo un contatto con Trulli, perde l'ala anteriore e si schianta violentemente contro il muretto della curva che porta al tornante, capovolgendosi più volte e finendo la corsa a testa in giù. Fortunatamente nessuna conseguenza per il pilota che salterà solo una gara per poi tornare a Magny Cours. Il Canada, però, non è solo un ricordo amaro per Kubica: l'anno dopo, infatti, il polacco riuscirà a rifarsi, andando a centrare la prima vittoria in carriera. Una festa doppia per lui, al primo successo in Formula 1, e anche per la scuderia Bmw, mai salita sul gradino più alto del podio fino ad allora.

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