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Dallara, 80 anni vissuti a tutta velocità

Gian Paolo Dallara è uno dei nomi storici dell’automobilismo. Dal primo impegno in Ferrari fino alla vittoria nella mitica 500 miglia di Indianapolis, passando per la creazione della Miura e le avventure in Formula 1; 80 anni dedicati interamente al mondo dei motori.
A cura di Matteo Vana
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Gian Paolo Dallara con Ferruccio Lamborghini e Giotto Bizzarrini
Gian Paolo Dallara con Ferruccio Lamborghini e Giotto Bizzarrini

Dallara è uno dei quei nomi che, anche nei non appassionati, richiama subito al mondo delle corse quanto Ferrari, Maserati o Lamborghini. Una vita dedicata ai motori in tutte le sfaccettature possibili, 80 anni di successi e studi sempre alla ricerca dell'eccellenza tra Formula 1 e serie americane: Gian Paolo Dallara è uno dei quei prodotti, rigorosamente made in Italy, in grado di conquistare tutto il mondo, una tipica storia italiana che proprio oggi compie 80 anni.

Il papà della Miura

La storia di Gian Paolo Dallara inizia in quella che è la terra dei motori per eccellenza, in un paesino chiamato Varano de' Melegari. Dopo essersi laureato alla facoltà di ingegneria aeronautica del Politecnico di Milano arriva la chiamata della Ferrari dove assiste l'ingegner Carlo Chiti, all’epoca direttore tecnico del Reparto Corse di Maranello. E' qui che comincia a prendere confidenza con il mondo delle corse curando alcuni progetti relativi alla Formula 1. Dopo due anni arriva la Maserati, ma è con la Lamborghini che crea il primo capolavoro: la Miura. Una vettura estrema concepita dalla mente di Dallara che nel frattempo è arrivato a guidare l'equipe di tecnici che progetta una delle più belle auto mai create. Il successo della Miura è clamoroso e questo gli spalanca le porte della Formula 2: la grande occasione arriva grazie a Alejandro de Tomaso e Frank Williams che lo vogliono per progettare una monoposto futuristica.

L'esordio nel mondo delle corse

Le soddisfazioni arrivano anche nel mondo della velocità pura, la casa modenese grazie anche a piloti del calibro di Piers Courage, Jackie Ickx e Jonathan Williams si dimostra subito competitiva, così tanto che sarà la base per l'avventura in Formula 1 della De Tomaso. Nel 1972 Dallara fonda la propria casa senza però rinunciare alla sua passione per la velocità: l'anno dopo inizia la collaborazione, come consulente, per la realizzazione della monoposto di Formula 1 ISO Marlboro Williams progettata da John Clarke, con cui la casa partecipa al Campionato del Mondo alternando diversi piloti (Nanni Galli, Howden Ganley, Jackie Ickx, Henri Pescarolo). Alla ISO, il tecnico segue anche la produzione delle Gran Turismo di serie, azionate dai potenti propulsori americani della Chevrolet.
Parallelamente all'attività di progettazione in proprio, dal 1974 in poi Dallara collabora anche con la Lancia ai progetti di numerose vetture da competizione, dalla Stratos Gr.4 alla Beta Montecarlo Gr.5, dalla LC1 alla LC2.

L'America e il futuro

La Formula1 ormai è entrata nel cuore dell'imprenditore tanto che dal 1988 al 1992 fornisce i telai per la Scuderia Italia. Il nome di Dallara, però, ormai è famoso anche dall'altra parte del mondo tanto che cominciano ad arrivare richieste anche dalla Indycar; la nuova sfida lo intriga tanto da disegnare i telai di alcuni dei team che poi si affermeranno nella serie. Fondamentale per l’affermazione di Dallara in America è stata la figlia Caterina, prematuramente scomparsa, ingegnere gestionale che curava i rapporti commerciali con i team americani e che, siglando il primo contratto con Eddie Cheever, ha contribuito alla prima vittoria Dallara alla mitica 500 miglia di Indianapolis. Il resto è storia recente: l'impegno nella serie Gp2, il ritorno in Formula 1 grazie alla scuderia Campos Grand Prix, il progetto della nuova Dallara, una vettura futuristica in fase di progettazione. Oggi Gian Paolo Dallara festeggia 80 anni, vissuti tutti di corsa.

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