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Dieselgate, anche Porsche nel mirino: indagati alcuni dipendenti

Ad aprire il fascicolo è stata la Procura di Stoccarda, l’accusa nei confronti del marchio tedesco è sempre la stessa: frode e pubblicità ingannevole legate alle emissioni truccate. L’azienda ha fatto sapere di essere pronta a collaborare.
A cura di Matteo Vana
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Stemma Porsche

Lo scandalo Dieselgate non è ancora finito: ad aggiungere un'altra puntata alla storia ci ha pensato la Procura di Stoccarda, che ha aperto un fascicolo nei confronti di Porsche e di alcuni suoi dipendenti. L'accusa è sempre la stessa, quella di frode e pubblicità ingannevole legate alle emissioni truccate. Dopo Volkswagen e Audi, quindi, ecco un altro marchio tedesco a finire nel mirino: l'unica a salvarsi, nonostante l'apertura di due inchieste già archiviate, è Bmw.

Porsche pronta a collaborare

Anche in questo caso si sospetta che l'azienda abbia usato un software illegale in grado di aggirare i controlli sulle emissioni: alcuni modelli Porsche, infatti, sono dotati di motori diesel da 3 litri forniti da Audi, uno dei marchi coinvolti nello scandalo. Il costruttore tedesco ha assunto una posizione estremamente conciliante, assicurando la piena collaborazione agli inquirenti e mostrandosi disponibile a fornire tutto l'aiuto possibile per chiarire fino in fondo la vicenda. Un portavoce ha fatto sapere di considerare con grande serietà l’accusa, ma ha anche informato che il costruttore aveva cercato e trovato un confronto con la Procura prima della decisione di oggi: Porsche è decisa a sostenere l'indagine senza intralciare gli inquirenti in nessun modo.

La Procura di Stoccarda, una delle tre che si occupa del caso – le altre sono Braunschweig per Volkswagen e Monaco II per Audi- , ha ufficialmente aperto un fascicolo contro ignoti dipendenti di Porsche. Un procedimento ulteriore che si aggiunge a quelli già avviati contro Volkswagen che sono costati al colosso automobilistico tedesco circa 4,3 miliardi solo negli Stati Uniti mentre altri provvedimenti, come la class action in Italia, sono pronti a partire a breve. Uno scandalo, quello legato al Dieselgate, per cui la parola fine sembra essere molto lontana dall'essere scritta.

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