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Dieselgate, negli Usa ultimatum a Volkswagen: soluzione entro un mese

Un giudice federale incaricato di decidere in oltre 500 cause avviate contro Vw chiede al colosso tedesco di presentare entro il 24 marzo una soluzione per correggere le emissioni dei circa 600mila veicoli coinvolti negli Usa.
A cura di Valeria Aiello
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Ulteriore pressione su Volkswagen negli Usa dove un giudice federale ha dato tempo fino al 24 marzo al colosso di Wolfsburg per trovare una soluzione al problema emissioni truccate. Negli Usa lo scandalo emissioni coinvolge circa 600mila veicoli per i quali il Carb, l’agenzia californiana per la tutela dell’aria aveva respinto le misure correttive proposte da Vw negli Stati Uniti. La posizione è stata ufficializzata durante la prima udienza di un procedimento multi distrettuale che consolida più di 500 cause contro Volkswagen a San Francisco. coordinate dal giudice Charles Breyer che ha concesso al il costruttore tedesco fino e non oltre il 24 marzo per presentare un aggiornamento dettagliato su come prevede di correggere i veicoli. Un avvocato di Volkswagen, Robert Giuffra, ha riportato alla Corte che la casa tedesca sta facendo progressi nei colloqui con il Dipartimento di giustizia statunitense, l’Epa, l’agenzia per la protezione dell’Ambiente, e il Carb per arrivare a una soluzione. Il mese scorso il dipartimento di giustizia ha avviato una causa contro Vw che potrebbe arrivare a pagare una multa di 46 miliardi di dollari per violazione leggi ambientali degli Stati Uniti.

Citando una richiesta da parte del Governo di non rilasciare pubblicamente aggiornamenti sulle discussioni, l’avvocato Giuffra ha fornito pochi dettagli, sottolineando che Volkswagen non può implementare i veicoli senza l'approvazione di Epa e Carb. “L'obiettivo di Volkswagen è di giungere a un'equa e rapida risoluzione di queste questioni” ha detto, ricordando che il problema coinvolge 11 milioni in 100 paesi diversi e che la società è “focalizzata sulla riconquistare la fiducia dei clienti”. Il costruttore tedesco ha sospeso le vendite dei veicoli interessati negli Usa, lasciando i rivenditori con un costoso inventario mentre i proprietari de veicoli si trovano ad affrontare il declino del prezzo dell’usato, in cerca di risarcimenti per le cifre spese per i loro veicoli diesel rispetto ai modelli a benzina. Per far fronte allo scandalo, Volkswagen ha accantonato 6,7 miliardi di euro nel terzo trimestre 2015 e avviato un programma di rimborso per i proprietari americani.

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