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Dieselgate, parte dall’Italia la prima class action europea contro Volkswagen

Sono 650mila le auto coinvolte nello scandalo in Italia: per aderire all’iniziativa c’è tempo fino al 1° ottobre, poi partirà la causa contro il colosso tedesco: l’obiettivo è ottenere il risarcimento pari al 15% del valore di acquisto delle auto.
A cura di Matteo Vana
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Lo scandalo Dieselgate che ha coinvolto il gruppo Volkswagen non sembra avere fine: dopo le ingenti somme dovute alle compensazioni per i clienti americani – circa 8 miliardi di euro – il colosso tedesco adesso di trova a fare i conti con i proprietari dei veicoli del marchio in Europa. E' partita, infatti, la prima class action europea contro la casa di Wolfsburg; dopo gli Stati Uniti, dunque, è l'Italia a dichiarare guerra alla casa tedesca.

C'è tempo fino al 1° ottobre per aderire

Sono 650mila le auto coinvolte nello scandalo in Italia, a fronte di 8 milioni in Europa: per aderire all'iniziativa, che riguarderà tutti coloro che hanno acquistato un'auto dal 15 agosto 2009 al 26 ottobre 2015 del Gruppo VW, Audi, Seat e Skoda con motore EA189 Euro 5 in cui è stato installato il dispositivo EGR per ridurre le emissioni inquinanti, c'è tempo fino al 1° ottobre. Dopo questa data la causa contro Volkswagen prenderà ufficialmente il via: l'obiettivo è quello di dimostrare il danno subito con l'acquisto di vetture con sistemi di controllo emissioni truccati. Sotto esame non c'è solo il danno legato alle emissione, ma anche quello che riguarda il peggioramento del comportamento su strada dopo che l'auto viene sottoposta al richiamo predisposto dal costruttore e approvato dall'autorità tedesca Kba.

Le pre-adesioni all'iniziativa sono già arrivate a 30mila, ma molte altre se ne prevedono da qui alla data di chiusura dell'iniziativa, fissata per il 1° ottobre. L'associazione Altroconsumo, promotrice della class action, punta a tutelare i consumatori chiedendo un risarcimento pari al 15% del valore di acquisto delle auto. A inizio 2017 Volkswagen ha confermato l’impegno a pagare i 4,3 miliardi di dollari previsti dal patteggiamento con le autorità Usa. La casa automobilistica tedesca si è dichiarata colpevole di cospirazione, ostruzione della giustizia e false dichiarazioni. La casa automobilistica è così stata costretta ad aumentare gli accantonamenti per pagare multe e risarcimenti ai clienti. Volkswagen fino a oggi ha speso, nel contenzioso con i clienti americani, oltre 15 miliardi di dollari.

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