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Disco orario con il trucco, denunciati i tre furbetti della sosta

Il marchingegno aggiornava automaticamente l’orario di arrivo così da restare entro i limiti dei 45 minuti consentiti. Scoperti dalla polizia locale di Como, i tre automobilisti dovranno rispondere del reato di truffa.
A cura di Valeria Aiello
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Disco orario a batteria /eBay
Disco orario a batteria /eBay

Un disco orario in grado di aggiornare automaticamente l’ora di arrivo, permetteva di lasciare l’auto in sosta oltre il tempo consentito. Il marchingegno è stato scoperto dalla polizia locale di Como su tre automobili parcheggiate nel centro storico del capoluogo lombardo, dove la sosta consentita ai possessori di pass, residenti o non, è di 45 minuti. Una trovata geniale quanto illegale, per la quale i tre automobilisti sono stati denunciati.

Durante i pattugliamenti, le tre auto venivano trovate formalmente in regola rispetto alla sosta anche anche se non venivano mai spostate. Per venire a capo della questione, come riporta la provincia di Como, gli uomini della polizia locale hanno scattato diverse foto ai tre veicoli, in particolare alle ruote, per verificare se i mezzi venissero o meno utilizzate. Del resto, i proprietari dei veicoli, , certi di aver affinato il metodo per eludere il controllo, hanno esagerato, destando facili sospetti.

Così la scoperta. Sotto il disco orario, sempre coperto da sciarpe o cappelli, era nascosto il trucco. Un semplice orologio a batteria che aggiornava, ovviamente posticipandola, la levetta che segna l’orario. Dispositivi che si possono facilmente reperire su siti internet come eBay a partire da 3,90 euro, e che sono stati sequestrati dagli agenti. I tre automobilisti, tutti comaschi residenti nel centro storico ma che non si conoscevano tra loro, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica e dovranno rispondere del reato di truffa. Nell’ambito degli stessi controlli, sorpreso anche un negoziante, titolare di un’attività commerciale del centro, che parcheggiava un’auto di grossa cilindrata esibendo un permesso invalidi rilasciato a una signora di 75 anni che nessuno ha mai visto né a bordo né nelle vicinanze del veicolo. Alla fine, l’uomo ha ammesso la sua responsabilità, cavandosela con una multa di 85 euro e la decurtazione di due punti dalla patente. Altro il caso di un ultraottantenne, titolare di permesso disabili, pizzicato in centro con una copia scaduta e una in corso di validità del suo pass: fotocopie esatte, a colori e plastificate, che sono state sequestrate dagli agenti e per cui l’uomo adesso rischia la denuncia. Da accertare il perché abbia deciso di produrre delle copie e soprattutto che fine abbiano fatto gli originali.

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