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Ducati, ecco la nuova Desmosedici GP16 di Iannone e Dovizioso

Presentata all’Auditorium Ducati di Borgo Panigale la livrea della moto con cui i due alfieri della Rossa lotteranno nel campionato del mondo MotoGP 2016. Ad impreziosirla il logo per i 90 anni della Ducati. Dall’Igna: “Obiettivi? Essere protagonisti in tutte le gare e portare a casa qualche vittoria”.
A cura di Valeria Aiello
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La nuova Ducati Desmosedici GP16 / Tim
La nuova Ducati Desmosedici GP16 / Tim

L’attesa è terminata: Ducati ha presentato questa mattina all’Auditorium del quartier generale di Borgo Panigale la livrea della nuova Desmosedici GP16 con cui i due piloti titolari, Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, lotteranno nel campionato del Mondo MotoGP 2016. Sul palco i due alfieri ufficiali, insieme al management Ducati e Ducati Corse, per l’unveiling dei colori e degli sponsor che accompagneranno il team nella nuova stagione. A introdurre la presentazione, l’ad di Ducati Claudio Domenicali.

L’avventura Ducati in MotoGP è iniziata 14 anni fa, nel 2003, e la presentazione è sempre emozionante – ha detto Claudio Domenicali – È il 14esimo evento di presentazione della squadra MotoGP. Sono contento e felice di vedere tante persone qui con noi e sicuramente tante altre che ci seguono da casa. La Ducati di oggi è sicuramente una Ducati diversa da quella che ci ha accompagnato in questi anni. È un’azienda certamente sana e solida che è cresciuta anche in modo importante.Il 2015 è stato il nostro anno migliore, e ancora più importante, è un’azienda di oltre 1.540 persone in tutto il mondo che è cresciuta di oltre 340 negli ultimi 3 anni. Un’azienda che fa investimento che fa di prodotto e in tecnologia il suo credo principale, ed è anche uno dei motivi per cui siamo così attenti e appassionati al mondo delle corse.. Un’azienda che continua a crescere con il lancio del marchio Scrambler che ci ha portato così tante soddisfazioni, la Ducati che si allarga anche a un mondo di appassionati meno specialistici e la voglia di andare in modo in modo spassionato. Un’azienda che entra nel 2016 con la voglia di crescere ancora anche grazie a un continuo ingresso in segmenti nuovi. È di questo2016 la vvoglia di portare lo spirito Ducati nel mondo cruiser, e quindi la XDiavel è un prodotto importante che fa entrare di diritto nel mondo del cruiser e la Multistrada Enduro, un altro prodotto che allarga la presenza di Ducati proprio perché in un segmento delle ruote artigliate non presenti e del viaggio senza confini. Grande attenzione anche alla sicurezza, senza dimenticare da dove veniamo. Le corse sono importanti per noi per riaffermare la sportività e la presenza nel marchio Ducati del nostro Dna è fortemente sportivo. Il lancio della nuova stagione è un grande sforzo per l’azienda e ringrazio i partner, a partire da Phillip Morris, Tim, Shell e tanti nuovi altri partner che si sono uniti noi quest’anno e senza i quali riusciremmo ad avere uno sforzo così importante in un campionato così complicato e difficile come la MotoGP.

Durante l’unveiling si entra subito in pista ripercorrendo le tappe della stagione 2015, con i piloti Ducati 9 volte sul podio, e la presentazione dell'ing. Gigi Dall'Igna, il direttore generale di Ducati Corse, l'uomo che ha il compito di portare la Ducati ancora più in alto in questa stagione.

Inizia il mio terzo anno in Ducati Corse, sono due anni stati entusiasmanti che hanno regalato grandi emozioni – ha detto Gigi Dall’Igna – Quest'anno il lavoro è stato un po’ diverso rispetto a quello che abbiamo eravamo abituati a fare. Questo perché il regolamento ha avuto dei cambiamenti importante, due su tutti: il software unico e il fornitore gomme che è cambiato. Per quanto riguarda il software unico la partenza del mondiale ci vede si vede preparati grazie al lavoro fatto assieme ai nostri team satellite, con il software open, siamo riusciti a conoscere bene il software. Siamo riusciti a conoscere piuttosto bene il software e questa novità ci trova preparati per la partenza del mondiale. Dal punto di vista delle gomme, direi che ancora qualcosa da sistemare, ma soprattutto anche perché le gomme sono via via cambiate nel corso dell’anno, e le gomme trovate negli ultimi test erano diverse da quelle che abbiamo utilizzato fino all’ultimo test dell’anno scorso. Eqeusto porta a un riadattamento del set uo della moto a questi cambiamenti che sono venuti.

La moto di quest’anno è un’evoluzione della moto con cui abbiamo gareggiato lo scorso anno – ha precisato l'ing. Dall’Igna – È un’evoluzione che rispetto allo scroso anno ci rende più tranquilli, dal momento che nel 2015 ci eravamo presentati al via del mondiale con una moto che aveva fatto davvero pochissimi chilometri, quindi eravamo sicuramente ottimisti ma con qualche dubbio sia sull’affidabilità che sulla prestazione. Poiinvece invece tutto è filato liscio e per tante gare del campionato siamo stati protagonisti. Quast’anno partiamo con qualche modifica in meno e qualche tranquillità in più. Abbiamo già utilizzato la moto nei primi due test Irta che abbiamo fatto. Nel primo abbiamo avuto qualche problema di messa a punto sulla meccanica, risolto nel secondo test e nel prossimo test in Qatar abbiamo in programma affinamenti che sono convinto riusciranno a sistemare quelle lacune evidenziate nel test di Phillip Island.

A impreziosire la nuova GP16, il logo Ducati 1926-2016 in omaggio ai 90 anni della factory bolognese.

Ducati compie 90 anni e avere questo numero sulla Desmosedici è motivo di orgoglio – ha aggiunto Claudio Domenicali.

Il logo per i 90 anni della Ducati sulla nuova GP16
Il logo per i 90 anni della Ducati sulla nuova GP16

Sul fronte degli obiettivi per la prossima stagione, le aspettative sono quelle di tornare sul gradino più alto del podio e mostrare competitività in tutti i GP del mondiale.

Lo scorso anno abbiamo fatto delle gare da veri protagonisti. Sia la gara di esordio in Qatar che anche Phillip Island ci hanno dimostrato il vero potenziale dei nostri piloti, ma devo dire anche che lo scorso anno abbiamo fatto anche delle gare un po’ più paghe, dove il ritardo a fine gare rispetto al vincitore ancora troppo alto per chiamarsi Ducati e troppo alto per tutti i partner che credono in noi. Il nostro obiettivo quest’anno è quello di essere protagonisti in tutte le gare. Lottare per le prime posizione e se possibile cercare di portare a casa qualche vittoria che evidentemente per i nostri tifosi e il brand che abbiamo, è importate – ha concluso Dall'Igna

Sul palco anche Davide Tardozzi e Paolo Ciabatti, quindi i piloti ufficiali Andrea Iannone e Andrea Dovizioso accompagnati dal collaudatore Michele Pirro. Non è invece presente Casey Stoner che tornato in sella a Sepang e presente ai box a Phillip Island non ha seguito il team nel rientro in Italia.

Abbiamo fatto dei bellissimi podi e lotte nel 2015 – ha ricordato Dovizioso – Siamo partiti con una bella spinta e una bella volata fino all’ultimo giro e con una moto completamente nuova. Durante la stagione sono venuti fuori alcuni limiti ma è stata un esperienza molto importante per diventare competitivi quest’ano. Piccole modifiche ma importante per stare davanti. Abbiamola base per astare davanti. I test sono andati benino, sono stati importanti, in Australia il mio feeling è migliorato con le gomme e sarà importante vedere i risultati del Qatar, un test molto importante. – Risultati? Sinceramente noi siamo qui per vincere. Dirlo fa effetto e siamo consapevoli che è molto difficile. Siamo un team ufficiale e corriamo per questo. Sono molto contento del feeling della nuova moto ma anche dal punto di vista estetico è molto bella.

Sicuramente tornare in Australia è stato bello, lo scorso anno è stata una delle più belle gare della mia vita, credo che sia stata una delle più gare 2015 – ha detto Iannone -. Sono molto contento di ripartire per questo nuovo anno. Questa nuova moto credo sia una moto buona. Credo molto in questo 2016 in cui tutti in generale siamo riusciti a fare un passo importante. Credo che sarà un anno difficile perché non sarà facile rispettare le aspettative ma credo che la struttura e i nostri partner e sponsor sono fortissimi e spero di raccogliere tutti i risultati che tutti vogliamo. Sono stati due anni positivi con un percorso fatto di step, senza il transito in Pramac sarebbe stato difficile essere qui. Ho iniziato con la ducati e per me è una grande famiglia. Anche quest’anno abbiamo una moto molto bella e speriamo sia anche competitiva.

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