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Enzo Ferrari, all’asta le lettere d’amore a Fiamma Breschi

I carteggi personali intercorsi tra il Drake e la “signora della F1” che per trent’anni gli fu confidente e amica.
A cura di Valeria Aiello
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Quello tra loro era “qualcosa di grande ma di platonico” aveva tenuto sempre a precisar. Eppure Fiamma Breschi seppe sfiorare uno dei lati più nascosti di un uomo come Enzo Ferrari. Proprio alla “bellissima signora” scomparsa nel novembre 2015 e che seppe tener testa a un uomo come il Drake è intitolata l’asta che Maison Bibelot terrà il prossimo 29 e 30 maggio a Firenze e che per gli appassionati del mondo Cavallino rampante assumerà probabilmente un’inattesa importanza.

All’asta le lettere d’amore di Ferrari a Fiamma Breschi

Tra i lotti che verranno battuti nella prima giornata, oltre a memorabilia del mondo Ferrari, ci sarà un inedito epistolario tra Enzo Ferrari e Fiamma Breschi del quale la misteriosa musa del Drake aveva raccontato nel suo libro “Il mio Ferrari”. “Ferrari mi ha scritto per anni. Conservo ancora le decine e decine di lettere che mi ha spedito. Fogli di carta coperti da un inchiostro viola che usava perché credeva fosse ‘simpatico’, che sarebbe cioè svanito con il tempo. Non è stato così. A distanza di anni il Drake mi parla ancora attraverso le sue lettere”. La prima lettera risale al settembre 1958, dopo la tragica scomparsa del compagno di Fiamma, il pilota della Ferrari Luigi Musso, scomparso in seguito al tragico incidente sul circuito di Reims, in Francia. “Nonostante Fiamma fosse molto più giovane di lui, Enzo Ferrari cercò a lungo di convincerla, e di convincersi, che l'abissale differenza d'età non fosse importante, almeno per lui e quantomeno nelle sue lunghe e numerose lettere a lei – ha detto all'Ansa Luca Dal Monte autore del volume “Ferrari Rex” che ha recentemente vinto il premio Selezione Bancarella Sport e che ha in passato preso visione di queste lettere in un incontro con Fiamma Breschi – Scritti nei quali confessava il suo amore e confessava se stesso, o almeno quella parte che desiderava confessare. Per certi versi erano le stesse lettere che trent'anni prima aveva scritto alla moglie, dolci, premurose, affettuose. Ferrari propose a Fiamma addirittura il matrimonio e cercò di convincere la moglie a lasciarlo libero -spiega ancora Del Monte – Ma così come non ne volle sapere Laura, non ne volle sapere Fiamma, forse perché entrambe avevano capito che, il suo, era solo un disperato tentativo di sentirsi ancora giovane. Rimase tra i due solo una grande amicizia, che durò nel tempo, ben oltre lettere che, a un certo punto, iniziarono inevitabilmente a diventare sempre meno frequenti”.

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