F1, Allison: “Onore alla Ferrari, in Australia è stata superiore alla Mercedes”
Quella andata in scena sul circuito australiano è stata solo la prima tappa di una lunga maratona che si concluderà a novembre ad Abu Dhabi: la Ferrari si è portata a casa il primo tassello mondiale, ma la strada per la gloria è ancora lunga. Sul cammino della Rossa ci sarà sicuramente la Mercedes, battuta all'Albert Park ma non per questo ridimensionata: già in Cina, le Frecce d'argento, sono pronte alla riscossa.
Come in tutte le grandi sfide non poteva certo mancare l'ex di turno: si tratta di James Allison, direttore tecnico della casa di Maranello fino alla stagione scorsa, passato ora alla scuderia di Brackley in sostituzione di Paddy Lowe, a sua volta accasatosi alla Williams. E' proprio il britannico a fare i complimenti alla sua ex squadra:
Se non era chiarissimo dopo le qualifiche, lo si è capito dopo la gara, questa sarà una stagione che si giocherà sulle piccole differenze – ha dichiarato -. Bisogna rendere omaggio alla Ferrari che aveva una vettura molto veloce, mentre noi non siamo riusciti a stare al passo. Non dobbiamo però farci prendere dal panico, quella appena iniziata è una stagione molto lunga e siamo determinati a far si che quel piccolo margine sia a nostro favore nella prossima occasione.
Merito della macchina e della strategia
Ad una settimana dal primo Gran Premio stagionale la delusione non è ancora alle spalle, ma James Allison si sforza di guardare avanti. Il campionato è solo all'inizio, anche se per il mondiale, in attesa che la Red Bull risolva i suoi problemi, la lotta per il vertice sembra interessare solo la Rossa e le Frecce d'argento. Una supremazia, quella del Cavallino, apparsa netta soprattutto dopo il pit stop quando Vettel è riuscito a ricacciare indietro Hamilton fino al distacco – 10 secondi – con cui è arrivato al traguardo.
La Ferrari disponeva di un pacchetto migliore perché era in grado di inseguirci. Ci hanno messo sotto pressione fin dall'inizio ed è così che abbiamo perso – ha concluso Allison – pensavamo che le gomme non avrebbero durato e temevamo il cambio di strategia di Seb, così ci siamo presi il rischio di fare il pit stop ripartendo dietro a Raikkonen e a Verstappen. E loro hanno giocato bene la loro opportunità