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F1, Giovinazzi: “La Ferrari è un sogno, spero di essere in pista nel 2018”

Il giovane pilota italiano sarà il terzo pilota della Rossa per il 2017: “Sarò a disposizione e pronto in caso di chiamata per guidare”. Per imparare potrà contare su due campioni del mondo: “Lavorare con Vettel e Raikkonen sarà un’esperienza fantastica, cercherò di assimilare il più possibile” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Antonio Giovinazzi - Foto profilo ufficiale Facebook
Antonio Giovinazzi – Foto profilo ufficiale Facebook

Quello di Antonio Giovinazzi è il sogno di ogni pilota, soprattutto se italiano: la Ferrari lo ha contattato, gli ha offerto un test al simulatore prima, un ingaggio da terzo pilota poi. Impossibile dire di no anche se questo significa soffrire al box mentre i suoi più quotati compagni di squadra si giocano il mondiale con la Rossa in pista. L'esordio nel massimo campionato motoristico, però, può attendere, per il momento il 23enne di Martina Franca vive la propria favola, quella che sognava da bambino.

Un sogno che si realizza

Non ha ancora realizzato cosa è successo, ci sarà tempo per calarsi nella nuova realtà di Maranello. E' stato il presidente Marchionne in persona a confermare il suo ingaggio, indicandolo come uno dei piloti più promettenti dell'intero panorama automobilistico. Una bella responsabilità per il giovane pugliese che però non è spaventato da ciò che lo attende.

Tutto questo mi sembrerà reale solo quando vestirò davvero quei colori e mi siederò per la prima volta nell’abitacolo della vettura. Sarà un momento da ricordare, uno di quelli che restano impressi per tutta la vita. Non vedo l’ora che succeda, sarà un’emozione unica. Perfino più intensa di quando, a settembre, sono stato invitato a provare il simulatore dopo la vittoria di Monza. Diventare un pilota della Ferrari è quello che vorrebbero tutti i ragazzini quando cominciano a correre – dichiara in una intervista concessa alla Gazzetta dello sport –. Pensandoci, mi sento fortunato e orgoglioso.

Testa e cuore alla Rossa di Maranello

Un campionato, quello appena concluso in GP2, che lo ha visto protagonista: 5 vittorie di cui 2, a Baku e a Monza, arrivate con rimonte incredibili. Giovinazzi ha dimostrato, alla sua prima vera stagione, di avere la stoffa del campione. Il titolo è sfumato solo all'ultima gara, ad Abu Dhabu, vinto da Pierre Gasly, pilota già in orbita Red Bull, ma non c'è spazio per la delusione. La chiamata della Ferrari ha dato nuovo vigore al giovane pilota italiano che è già pronto per affrontare la nuova sfida.

Non ho esperienza di Formula 1. Da quello che ho capito provando al simulatore, è difficilissima, molto diversa dalla GP2. Io quest’anno ho imparato a gestire le gomme e credo che mi sarà utile, ma per il resto è tutta un’altra macchina. Voglio essere operativo fin da gennaio, presente in fabbrica, per capire il più possibile, a cominciare dalle procedure e dai comandi sullo sterzo. Darò tutto me stesso, come ho sempre fatto. Sarò a disposizione – ha aggiunto – e pronto in caso di chiamata per guidare. Sperando di poter essere in pista nel 2018.

Due maestri d'eccezione

I suoi compagni di squadra saranno Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Il tedesco ha già vinto quattro campionati mondiali, il finlandese si è laureato campione nel 2007. Due dei migliori maestri in circolazione per apprendere i segreti della Formula 1, un mondo che per lui sarà totalmente nuovo. Giovinazzi avrà tempo per capire ogni cosa, quello che lo attende è un anno di studio nella speranza di essere al via nel 2018, magari proprio sulla Ferrari al posto di Raikkonen.

Non li ho ancora incontrati – conclude il pilota italiano – Ma lavorare al fianco di due campioni del mondo sarà un’esperienza fantastica. Cercherò di osservarli e di assimilare il più possibile. L’anno prossimo servirà soprattutto a questo: guadagnare esperienza, cogliere ogni dettaglio e crescere come pilota.

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