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F1, GP Belgio 1995: il capolavoro di Schumacher a Spa

La Formula 1 torna a Spa. Riviviamo l’impresa di Schumacher, che vinse nel 1995 partendo sedicesimo, conquistando il successo numero 16 in carriera. Nessuno ha mai vinto da una posizione così bassa in griglia all’università della F1. Storia e numeri del GP del Belgio.
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“Non c'è niente come Spa”. Non lo pensa solo Mark Blundell, che in quel 1995 affronta per l'ultima volta in Formula 1 la discesa verso l'Eau Rouge dove si misurano, dice, “le dimensioni dei tuoi attributi”. Lo pensano Alesi e Berger, che grazie a una strategia azzeccata e all'aiuto della pioggia regalano una prima fila tutta Ferrari: fanno 114 pole per il Cavallino in Formula 1. Lo pensa anche Michael Schumacher nonostante il sedicesimo tempo in qualifica.

Schumi e Spa – Qui, nel 1991, Schumi ha debuttato in Formula 1. Deve ringraziare Bertrand Gachot, che quell'anno vince anche la 24 Ore di Le Mans con Johnny Herbert e Volker Weidler), e che prima di partire per il Belgio si fa arrestare in Inghilterra per una rissa con un tassista. La polizia non vuole rilasciarlo e Eddie Jordan ingaggia per una sola gara Michael Schumacher che si sta distinguendo nel Junior Team Mercedes nel campionato prototipi. Schumi gli dice di conoscere benissimo il tracciato, ma in realtà non hamai corso a Spa. Si qualifica comunque settimo, ma brucia la frizione ala partenza. Briatore lo mette subito sotto contratto e Schumi, proprio a Spa, vincerà la sua prima gara in F1, nel 1992.

16° in griglia – Quella mattina, però, sbatte su un cordolo e contro le protezione alla Stavelot al mattino. Al pomeriggio, nel tentativo lanciato, un problema elettrico al cambio lo blocca definitivamente. «Che disastro – ammette -. Speriamo vinca una Ferrari e non Hill», che parte ottavo con la sua Williams, rallentato da una Pacific prima e dalla pioggia poi. E' la prima volta che Michael tifa veramente per Maranello. È un segreto conosciuto da tutti, ormai, che il tedesco sarà il prossimo pilota Ferrari, con Alesi alla Benetton e Jacques Villeneuve in Williams.

Accordo con la Ferrari – La Ferrari gli riconosce 32 miliardi di lire di allora a stagione. Contento Bernie Ecclestone, contenti gli sponsor Marlboro e Shell, che subentrerà a Agip: dai partner arrivano 70 e 20 milioni di dollari. Montezemolo ha avuto anche la benedizione dei vertici Fiat, Agnelli, Romiti e Cantarella, e ha portato a Maranello il pilota migliore nell'anno più difficile, il primo che segna l'abbandono del V12 (inaffidabile sulla 412 T2) e il passaggio al 10 cilindri. "La Ferrari è una scelta sentimentale, voglio costruire qualcosa che ci porti al titolo mondiale; se avessi dovuto scegliere solo la macchina migliore, ora sarei con la Williams" dice Schumacher che a fine stagione proverà il V12 nei test all'Estoril e ne resterà stupito. “Magari l'avessi avuto io in qualifica un motore così” commenta, e conferma l'ultimo 12 cilindri come il marchio di una grande incompita.

La rabbia di Alesi – È una gara malinconica per Alesi. “Mi dispiace moltissimo lasciare Maranello, per la gente e i tifosi. E' come cambiare famiglia, durissimo. Credo di avere fatto il massimo. In 5 anni ho avuto anche momenti belli e ho imparato molto. Sono conlento di lasciare la squadra senza aver litigato. Con Montezemolo sono stato in vacanza ancora la settimana scorsa. Per me dal '96 la Ferrari non sarà una nemica ma una rivale”. Il francese, cui non basta aver vinto la sua unica gara in F1 a Montreal al volante della 412 T2 per restare a Maranello, non le manderà certo a dire alla fine del weekend. “Io mi impegno sempre al massimo, ma in squadra c'è chi non lo fa nei miei confronti” dichiara. E invita Schumacher a ricambiare la passione che solo il Cavallino sa trasmettere. “”Gli direi soltanto di darsi da fare per la gente che segue la Ferrari. Credo che sarà sorpreso da quanto i tifosi lo circonderanno di calore e affetto. Per il resto, non ha bisogno di suggerimenti”.

La Ferrari, scrive dopo la gara Cristiano Cavegato sulla Stampa, “ ha fatto bene a prendere Michael Schumacher per il '96. Perché è il miglior pilota del momento. Come lo furono in certi periodi Lauda, Piquet, Prost e Senna. E' veloce, intelligente (parliamo di corse) e anche fortunato. Un giovanotto determinato, freddo, dotato di quel pizzico di cattiveria che, sotto certi aspetti, non guasta, anche se lo porta a volte a commettere scorrettezze”

Alesi subito out – Al via Alesi brucia Berger, superato anche da Herbert che passa anche il francese sul Radillon. Alesi si prende la rivincita sulla seconda guida della Benetton proprio nello stesso punto. È un gran sorpasso, che lo porta in testa con l'illusione di poter fare la differenza. “Chi se ne frega – ammetterà furioso a fine gara – i sorpassi vorrei farli all'ultimo giro, per vincere”. La sua gara invece dura solo quattro giri. Deve rientrare subito ai box.

“Pensavo di avere una gomma forata. Sono entrato ai box per cambiarla. Ma nel momento di tornare in pista mi sono accorto che la vettura era come seduta dietro. Mi sono fermato e chinandomi ho visto che c'era una sospensione posteriore rotta (la destra). Qui è la seconda volta, era già successo due anni fa”. Eppure nessuno fra i meccanici se n'era accorto.

Fuori Hakkinen – È fuori anche Hakkinen, che quel gran premio avrebbe potuto non correrlo nemmeno, che all'inizio di quel 1995 ha sfidato la morte nelle libere di Adelaide. “Un impatto contro il guard rail impressionante: ferite, denti perduti, una frattura alla base cranica, coma, terapia intensiva” ha scritto Giorgio Terruzzi sul sito della Red Bull. “Una ripresa totale, rapida e clamorosa”, fino al doppio sorpasso con Zonta a Schumacher, sempre a Spa, un lustro più in là.

Arriva la pioggia – In testa passa, per poco, Herbert, scavalcato più per colpe sue da Coulthard. Dietro, la corsa già si infiamma. Dopo sei giri Hill, partito ottavo, è secondo, Schumacher dal sedicesimo posto risale al quinto. Lo scozzese della Williams spinge tanto, troppo, stacca Hill ma brucia il cambio. Hill si ferma per il cambio gomme, ma al ventunesimo giro deve rientrare: sta cominciando a piovere. Schumi, in testa, si è già fermato al giro 18 ma rischia e rimane con le slick. Herbert, invece rientra e dopo il pit stop quasi colpisce un meccanico che sta cercando di spegnere la Jordan di Irvine in fiamme perché dal tubo sono fuorusciti quasi due litri di benzina.

Duello Schumi-Hill – Schumacher duella con Hill. Ha le gomme da asciutto sulla pista bagnata, ha la macchina più lenta, cede il primo posto all'Eau Rouge ma presto, al giro 25, si riporta avanti con un capolavoro al Bus Stop. Il duello, muscolare, “è stato duro – ammette Schumacher – e le nostre vetture si sono anche toccate. Ma è successo in curve lente dove non c'era un effettivo pericolo (il contatto è avvenuto sulla collina del Radillon). Non credo che ci sia nulla da obiettare. Chi mi ha reso la vita difficile è stato soprattutto Irvine. La sua vettura aveva un assetto particolare e non riuscivo a superarlo. Ho dovuto studiare a lungo il punto migliore per passare”.

La Williams, però, presenta ricorso per l'eccessivo zig-zag del tedesco. “Michael, da come si comportava, pensa ancora di correre sui gokart – ha detto Hill -. Andava a zigzag sulla pista come se fosse ubriaco. E in certi punti eravamo anche a 300 l'ora. Non è stato molto divertente”. Sarà punito con la condizionale: dovrà stare attento per le successive quattro gare per non ritrovarsi sospeso.

16 porta fortuna – Intanto la pista si asciuga e Berger si ritira. Hill si ferma ancora per rimettere le gomme da asciutto, prima che la sfortuna gli si metta contro: l'uscita di pista alla Source al giro 35 complica e non poco la gara dell'inglese, che spera almeno nella safety car nel finale di gara. Ne approfitta come Schumi per cambiare le gomme, ma supera i limiti di velocità ai box e viene penalizzato con un'altra sosta, la quinta della giornata. “Sono partito sedicesimo” gioisce Schumacher, “e ho ottenuto la mia 16a vittoria. Forse questo è il mio numero fortunato”.

GP BELGIO – STORIA E NUMERI

Prima edizione: 1950, Spa-Francorschamps (vittoria di Juan Manuel Fangio, Alfa Romeo)

Edizioni: 61 (49 – Spa-Francorschamps, con il 2016; 10 – Zolder; 2 – Nivelles)

Gara più lunga: 1952 (3h 03m 46.3s)

Gara più breve: 2004 (1h 08m 05.0s)

Vittorie dalla pole: 22 su 60

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: 16° (Michael Schumacher, Benetton, 1995)

Le vittorie Ferrari

1952 Ascari

1953 Ascari

1956 Collins

1961 P.Hill

1966 Surtees

1975 Lauda

1979 Scheckter

1984 Alboreto

1996 Schumacher

1997 Schumacher

2001 Schumacher

2002 Schumacher

2007 Raikkonen

2008 Massa

2009 Raikkonen

VITTORIE PILOTI

6 M.Schumacher

5 Senna

4 Clark, Raikkonen

3 Fangio, D.Hill

2 Ascari, Fittipaldi, Lauda, Prost, Hamilton, Vettel

1 Farina, Collins, Brooks, Brabham, P.Hill, Surtees, Gurney, McLaren, Rodriguez, Stewart, Nilsson, Andretti, Scheckter, Pironi, Reutemann, Watson, Alboreto, Mansell, Coulthard, Hakkinen, Massa, Button, Ricciardo

PODI PILOTI

9 Schumacher

7 Prost

6 Senna

5 McLaren, Mansell, Raikkonen

4 Clark, Lauda, Reutemann, D.Hill, Hakkinen, Hamilton, Vettel

3 Fangio, Ascari, Farina, Moss, Stewart, Fittipaldi, Scheckter, Lafitte, Fisichella, Button, Alonso

2 Villoresi, Brabham, Hill, Gurney, Amon, Rodriguez, Cevert, Peterson, Pironi, Cheever, Johansson, Berger, Frentzen, R.Schumacher, Coulthard, Barrichello, Massa, Webber, N.Rosberg

1 Rosier, Fagioli, Manzon, Marimon, Trintignant, Perdisa, Collins, Frere, Brooks, Hawthorn, Lewis-Evans, Gendebien, Von Trips, Ginther, G.Hill, Surtees, Rindt, Bandini, Ickx, Beltoise, Hulme, Regazzoni, Andretti, Jones, Watson, K.Rosberg, Tambay, Alboreto, Warwick, Arnoux, De Cesaris, Capelli, Piquet, Patrese, J.Verstappen, Brundle, J.Villeneuve, Alesi, Montoya, Heidfeld, Kubica, Bottas, Ricciardo, Grosjean

POLE PILOTI

4 Fangio, Prost, Senna

3 G.Hill, Hakkinen, Hamilton

2 Lauda, Andretti, Mansell, J.Villeneuve, Montoya

1 Farina, Ascari, Castellotti, Hawthorn, Brabham, P.Hill, Gurney, Surtees, Clark, Amon, Stewart, Fittipaldi, Peterson, Regazzoni, Lafite, Jones, Reutemann, Alboreto, Piquet, Barrichello, Berger, M.Schumacher, Trulli, Raikkonen, Fisichella, Webber, Vettel, Button, N.Rosberg

VITTORIE COSTRUTTORI

16 Ferrari

14 McLaren

8 Lotus

4 Williams

3 Red Bull

2 Alfa Romeo, Mercedes, Benetton

1 Maserati, Vanwall, Cooper, Eagle, BRM, Tyrrell, Ligier, Renault, Jordan

PODI COSTRUTTORI

45 Ferrari

28 McLaren

17 Williams

14 Lotus

7 Cooper, Tyrrell, Red Bull

6 Mercedes, Ligier, Benetton

5 BRM, Renault

4 Maserati, Brabham, Jordan

3 Alfa Romeo

2 Vanwall, March, Sauber

1 Talbot Lago, Gordini, Eagle, Matra, Bar, Force India

POLE COSTRUTTORI

13 Ferrari

11 McLaren

9 Williams

5 Lotus

3 BRM, Renault, Mercedes

2 Alfa Romeo, Maserati, Red Bull

1 Lancia, Cooper, Brabham, March, Ligier, Jordan, Force India

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