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F1, Gp Brasile a rischio. Gli organizzatori: “Abbiamo un contratto e verrà rispettato”

La Fia ha diffuso il calendario per la stagione 2017, ma accanto alla pista di Interlagos c’è un asterisco, segno che l’evento è ancora da confermare. Ma gli organizzatori rilanciano: “Prendiamo nota con sorpresa, ma abbiamo un contratto fino al 2020…”
A cura di Matteo Vana
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Gp del Brasile, pista di Interlagos
Gp del Brasile, pista di Interlagos

Il calendario della stagione 2017 di Formula 1 non è ancora ufficiale e già ci sono le prime polemiche. La Fia ha diffuso una prima bozza delle gare su cui si correrà nella prossima stagione, ma tra esse ce ne sono 3 in attesa di approvazione: Canada, Germania e Brasile, infatti, devono risolvere i propri problemi prima di poter essere annoverate tra le piste che prenderanno parte al prossimo campionato del mondo.

Gp del Brasile a rischio

Una situazione da risolvere al più presto e che lo stesso Bernie Ecclestone vorrebbe chiarire con gli organizzatori prima possibile. Ma se per il Gp del Canada serve un ammodernamento della zona paddock e per quello della Germania, alle prese con problemi economici, si dovrebbe andare verso la conferma di Hockenheim con la rinuncia del Nurburgring, stoppando di fatto l'alternanza tra i due circuiti, quello relativo al Gp del Brasile sembra essere un vero e proprio giallo. Il Gran Premio sulla pista di Interlagos, fissato per il 12 novembre 2017, penultima prova del mondiale proprio come nella stagione in corso, rischia di non essere disputato.

"Abbiamo un contratto fino al 2020"

Una notizia che ha lasciato interdetti gli organizzatori dell'evento brasiliano che, in un comunicato stampa, hanno dichiarato: "Gli organizzatori del GP del Brasile, hanno preso nota, con sorpresa, che nel calendario 2017 l'evento risulta TBC (da confermare, ndr). C'è un contratto fino al 2020 e verrà rispettato". Ecclestone spinge da tempo per la ristrutturazione dell'autodromo di Interlagos, a San Paolo, e ha previsto che non verrà completato per l'anno prossimo. Quella del boss inglese potrebbe essere solo una mossa per mettere pressione agli organizzatori che però, dal canto loro, assicurano di aver rispettato tutti i termini del contratto e di essere pronti ad ospitare ancora l'evento. Una situazione da risolvere al più presto questa, probabilmente in occasione del Gp del Brasile di quest'anno quando Ecclestone e gli organizzatori potranno sedersi a un tavolo per parlarsi finalmente faccia a faccia.

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