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F1, GP Messico: Rosberg, è ancora pole, ma Vettel c’è

Il tedesco centra la quarta pole di fila, davanti a Hamilton. Vettel staccato di meno di 4 decimi. Le Frecce d’argento volano nel primo settore, Ferrari e Red Bull tengono nelle zone più guidate. Problemi ai freni per Raikkonen, 15mo e ulteriormente penalizzato di cinque posizioni.
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Nessuno scherzetto nella notte delle streghe. Davanti all'eccezionale colpo d'occhio del Circuito delle Americhe, le Mercedes continuano a volare. Nico Rosberg, che ormai può solo giocare per il secondo posto nel Mondiale, centra la ventesima pole position in carriera, la quinta stagionale, la quarta di fila. Per la tredicesima volta in stagione, la prima fila sarà tutta d'Argento con il campione del mondo, Lewis Hamilton, secondo, arrivato leggermente largo alla curva 12, quella che immette nello "stadio", nell'ultimo tentativo. Se le W06 fanno la differenza nel primo settore, il più veloce, dove nessuno riesce nemmeno lontanamente a reggere il loro ritmo, nelle zone più guidate del secondo e terzo settore, Ferrari e Red Bull rimangono più che competitive. Vettel, infatti, chiude terzo a meno di 4 decimi da Rosberg, con un vantaggio comunque considerevole, superiore al mezzo secondo, su Kvyat e Ricciardo, rispettivamente quarto e quinto. A chiudere la top-10  Bottas, Massa (che ha registrato la velocità record di 364 kmh), l'ottimo Verstappen, Perez, che gira con l'immagine del Papa nell'abitacolo, e Hulkenberg. Un sabato da dimenticare, invece per Raikkonen, che sarà arretrato di cinque posizioni per aver sostituito il cambio dopo l'incidente nell'ultima sessione di prove libere. Il finlandese, che ha girato in queste qualifiche con una power unit usata per evitare ulteriori penalizzazioni, chiude con il quindicesimo tempo per un problema ai freni. E' la quarta volta quest'anno che Iceman non supera il taglio in Q2, e questo lo costringerà a una gara tutta all'attacco, tutta in rimonta, come a Austin la settimana scorsa. Delusione Mclaren, sperava certo di più dopo i risultati nelle prove libere, specie quando la pista era scivolosissima. Alonso è rimasto tagliato fuori già in Q1, Button invece non è proprio partito. Il britannico, già zavorrato con 50 posizioni di penalità, che si tradurranno in uno stop and go di 10 secondi in gara. "Tutto il weekend siamo andati abbastanza bene, ma tanto partiremo nelle ultime posizioni, ultimo e penultimo, quindi non ha senso sprecare gomme. Le ho tenute per la gara" ha commentato l'asturiano, "ci aspettiamo che il nostro passo in gara sia da nono, decimo posto".

Q1: Vettel vicinissimo a Rosberg – C'è più caldo (21°C) ma il tempo per portare le gomme in temperatura si rivela una variabile importante in queste qualifiche. La pista si gomma di continuo, e gli pneumatici non vanno incontro a degrado rapido: non a caso Hamilton, unico ad aver girato solo con le medie in Q1, fa il miglior tempo al sesto giro nel suo primo stint in pista. E diventa il primo pilota della storia a scendere sotto il muro del minuto e 21 secondi su questa pista. Poi tutti passano alle soft, tranne il campione del mondo, e Vettel stacca Hamilton di tre decimi, grazie all'intertempo record nel secondo settore, ma viene a sua volta scavalcato da Rosberg, che al primo giro con la soft fa meglio del connazionale per 60 millesimi. "Siamo tranquilli, ma spingiamo per un altro giro" dicono via radio a Vettel, che però non migliora. Dietro, i primi inseguitori delle Mercedes si confermano i piloti Red Bull, "In rettilineo perdiamo tutto il nostro vantaggio, ma poi tutte queste curve strette e tortuose, oltre alle scorrevoli esse veloci nel mezzo, vanno a nostro favore. Sembriamo molto più competitivi di quanto pensassimo" diceva ieri Dani Ricciardo. Kvyat, però, quinto alla fine del primo stint, si lamenta via radio: "Verstappen mi ha bloccato per tutte le prime tre curve". Si vedono le velocità-monstre attese alla vigilia: Massa tocca 364 kmh sul lunghissimo rettilineo che va dalla Peraltada alla prima curva, grazie all'aria rarefatta dell'altitudine che fa meno resistenza. Restano fuori dalla Q2 Fernando Alonso, che comunque ha 15 posizioni da penalità da scontare e dunque avrà uno stop and go da cinque secondi in gara, Nasr, tagliato fuori in Q1 per la quarta volta in stagione a causa di un errore nella curva dello Stadio, e le due Marussia.

Q2: Raikkonen, ancora problemi – Inizia con le medie Raikkonen, ed è una scelta per molti versi incomprensibile: probabilmente gli uomini Ferrari avevano in mente du provare qualcosa di alternativo in attesa del finale di sessione. Ma la scelta è rovinata da un problema ai freni. Iceman si gira alla prima curva ed è costretto a rientrare definitivamente con il 15mo tempo. "C'è stato pochissimo tempo per preparare tutto e la macchina non era al 100%, quindi non sono riuscito ad andare bene" dichiara il ferrarista a caldo. Hamilton vola: strepitoso il suo 1:19.829, ma Vettel tiene: solo due decimi il margine tra il tedesco e il campione del mondo. Tagliati fuori, insieme al finlandese, Sainz, Grosjean, escluso proprio in extremis da Verstappen che aggancia il nono posto con l'ultimo tentativo utile, Maldonado, che ha esagerato un poco in uscita dalla curva 16, ma ha solo sfiorato le barriere. e Ericsson, particolarmente incoraggiante con il decimo tempo alla fine della Q1.

Q3 – Comincia in salita la Q3 per Vettel, non proprio soddisfatto del timing della sua uscita in pista. "Non serve a niente mandarmi fuori dietro a tutti questi piloti, così finisco in coda nel terzo settore" dice via radio, "e l'ultima cosa che voglio è dover fare una mini-gara con tutti loro". Il tedesco, comunque, riesce a piazzarsi terzo al secondo giro lanciato e scavare un bel divario fra con gli altri, sei decimi su Kvyat, quasi sette sulle Williams, con Massa che chiede "un altro mezzo grado", evidentemente per guadagnare un po' di carico. Intanto, continua a suon di decimi di secondo la battaglia tutta Mercedes per la pole, e nei primi due tentativi è sempre Rosberg a stare davanti al compagno di squadra.

Si guarda al futuro – Molte scuderie, comunque sono proiettate già alla prossima stagione. La Ferrari ha posto il veto sul contenimento dei costi per le power unit della prossima stagione, e monitora in prospettiva futura con evidente interesse la decisione del team Haas di ufficializzare l'attuale terzo pilota del Cavallino, Esteban Gutierrez, come seconda guida accanto a Grosjean per il Mondiale 2016. Guarda già avanti la Mercedes, che ha messo sotto contratto, dal 2016, Phil Prew, ingegnere di grande esperienza in McLaren dal 1997. Prew, che ha già lavorato con Paddy Lowe e Lewis Hamilton, diventerà il capo ingegnere alla Mercedes AMG High Performance Powertrains facility di Brixworth, e sarà dunque responsabile per l'integrazione tra lo sviluppo del motore e il lavoro sul telaio.

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