F1 GP Singapore, Prove libere 2: le Red Bull al top, le Ferrari costrette a rincorrere
Potevano essere la sorpresa del weekend le Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen e le prime due sessioni di prove libere lo hanno confermato: nella prima manche era stato l'australiano a mettersi tutti alle spalle, nella seconda si è ripetuto mettendo paura alle rivali Ferrari e Mercedes.
Vettel tocca le barriere, Red Bull sugli scudi
Un venerdì da incorniciare quello di Daniel Ricciardo, capace di mettere tutti in riga fermando il cronometro sull'1:40.852 precedendo il compagno di squadra Max Verstappen. Un uno due micidiale quello della scuderia di Milton Keynes, ma il sospetto che le monoposto del Toro girassero con un quantitativo di benzina inferiore rispetto agli altri rimane. Dietro di loro le due Mercedes con Lewis Hamilton capace di prendersi il terzo tempo e Bottas a inseguirlo. Sessione particolare per le Ferrari. Sebastian Vettel dimostra di avere il passo giusto, ma finisce contro le barriere: la toccata del tedesco, arrivata mentre cercava il tempo, è stata piuttosto consistente costringendo il pilota a tornare ai box per verificare che non la sua SF70H non avesse riportato danni importanti. Una volta rientrato in pista Vettel ha deciso di non dedicarsi alla prove di qualifica accontentandosi dell'11° tempo, ottenuto con le Soft, e puntando direttamente sul passo gara dove ha girato su tempi inferiori rispetto alle Red Bull.
Raikkonen in difficoltà
Quinto tempo per la sorprendente Renault di Nico Hulkenberg che precede le due McLaren di Vandoorne e Alonso. Ottavo Perez mentre per trovare l'altra Rossa di Kimi Raikkonen bisogna scorrere fino alla nona posizione: il plota finlandese, a differenza del compagno di squadra, non ha avuto inconveniente evidenti, ma non è mai riuscito a trovare il feeling giusto con la pista di Marina Bay. Un venerdì complicato quello del campione del mondo 2007 che dovrà lavorare molto in vista della qualifica di domani. A chiudere la top ten, poi, l'altra Force India di Esteban Ocon. Le due Red Bull potevano essere la sorpresa, dopo le prime due sessioni di prove libere non considerarle una realtà sarebbe un errore gravissimo.