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F1, Gp Singapore: splendido Vettel, 49ma pole, ma occhio al passo Red Bull

Vettel abbatte il record della pista di oltre tre secondi. Partirà davanti a Verstappen, notevole nei primi due settori, Ricciardo e Raikkonen in seconda fila. Le novità Mercedes non mascherano le difficoltà delle Frecce d’Argento sui circuiti ad alto carico con le Ultrasoft. Sussulto d’orgoglio delle McLaren.
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Brilla il rosso Ferrari nella notte di Singapore. Vettel e Raikkonen devono giocarsela soprattutto con la Red Bull, ed è questa la vera notizia del sabato. Le Mercedes continuano a soffrire, col passo lungo e le gomme più morbide della gamma Pirelli, sui circuiti tortuosi ad alto carico. Vettel festeggia la pole numero 49 in carriera, e abbatte il record della pista di oltre secondi. Partirà davanti a un Verstappen notevole nel primo e nel secondo settore nell'ultimo tentativo. In seconda fila Daniel Ricciardo, solo per la quinta volta quest'anno davanti al compagno di squadra, davanti a Raikkonen. Solo quinto tempo per Hamilton, alla seconda qualifica peggiore della stagione, con un sorprendente Vandoorne su una McLaren che prova qualche tardivo sussulto d'orgoglio prima dell'addio a Honda. Hulkenberg, il pilota con più gran premi alle spalle senza ancora un podio, settimo davanti a Bottas, in quinta fila Alonso e Sainz.

Ferrari, Q1 difficile poi la ripresa

Su una pista che si gomma e si evolve, ma si continua a girare in Q1 su tempi decisamente più lenti rispetto al miglior crono di Ricciardo di ieri, Verstappen si lamenta di un asfalto "molto, molto scivoloso". Le Ferrari però continuano a far fatica nel mandare le gomme in temperatura, almeno in avvio. Ma è un timore che scivola via come una nuvola passeggera che d'estate poi porta il sole.

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Il venerdì di Seb complicato da una toccata all’esterno della curva 11 mentre era impegnato nel giro di simulazione di qualifica, e condizionato da un long-run con gomme soft in cui qualcosa non ha funzionato nel migliore dei modi, si rispecchia in un inizio di sabato in cui le Rosse perdono oltre un secondo da Ricciardo e Verstappen. La Q2 abbassa i tempi, Vettel lancia la sfida con un crono da record della pista,

La Red Bull a Singapore ha introdotto diverse novità tecniche su una Rb13 via via resa più capace di creare carico aerodinamico attraverso appendici e corpo vettura grazie al duro lavoro di Adrian Newey. I tecnici hanno smentito categoricamente che il passo della RB13 sia stato allungato, ma i tanti interventi anche al T-wing hanno evidentemente imposto una sterzata anche alle gerarchie del campionato. A Raikkonen non basta aver fatto segnare il miglior tempo in Q1 nel primo e nel secondo stint con le Ultrasoft, e di fatto le Ferrari entrano in Q2 per quattro decimi.

Vettel scende sotto l'1.40, come Verstappen e Ricciardo, gli unici che ci siano mai riusciti a Marina Bay

Le Mercedes lontane

Ma in Q2 i distacchi fra Red Bull e Ferrari scendono sotto i due decimi. La vera notizia è la lontananza di Hamilton e Bottas. La Mercedes è tornata a caricare il posteriore in un fine settimana che si prospetta particolarmente difficile, perché la W08 ha già dimostrato, vedi Budapest e Montecarlo, di non essere la migliore vettura in pista sui circuiti ad alto carico. Modificato il cofano motore, con una pinna dorsale allungata, ma restano le Soft le "gomme Mercedes" che invece faticano con le mescole più morbide nella notte di Singapore nonostante la Ultrasoft sia un pneumatico "low working range" che dunque raggiunge il massimo dell'efficienza a temperature ridotte.

Naufragio Williams, sussulto Mclaren

Non passano il taglio invece le due Williams, su una pista che certo non le esalta: se poi Massa va a sbattere contro le barriere e va in sovrasterzo, come ammette via radio, nell'ultima curva dell'ultimo tentativo, lo scenario si fa ancora più oscuro in vista della gara.

Dopo l'annuncio dell'accordo con Renault, Honda ha un sussulto d'orgoglio. “Abbiamo avuto un risultato deludente nell’ultimo GP in Italia ma tuttavia il nostro passo è stato buono, nonostante Monza sia un tracciato molto veloce” – ha dichiarato Yusuke Hasegawa, responsabile dei motoristi giapponesi “Rispetto a Monza, il Circuito di Marina Bay Street è stretto e ha curve lenti. Richiede meno potenza e gioca più sui nostri punti di forza, come il tracciato di Budapest”. E i buonissimi tempi di Alonso e Vandoorne in Q1 possono dare qualche speranza in più di conclusione a punti, sempre che la power unit duri per tutta la gara. "Non è facile fare un campionato in cui hai problemi e penalizzazioni in tutti i weekend" ammetteva anche Ricciardo nell'intervista della vigilia sul sito della Formula 1.

Restano tutti in pista, con treni di Ultrasoft nuove, fino alla bandiera a scacchi e oltre in Q2 che promuove in top 10 due Red Bull, due ferrari, due Mercedes, due McLaren, una Renault e una Toro Rosso, che avrà la dotazione Honda dall'anno prossimo e spera nel salto di qualità rispetto all'accordo attuale con le vecchie power unit Ferrari.

Il Cavallino, però, non può cullarsi dopo l'ottima qualifica. Il passo gara delle Red Bull con le Ultrasoft, che ha un deviatore di flusso stile Ferrari e ieri ha mostrato anche ottime velocità di punta, potrebbe complicare le strategie Ferrari, ancor di più se Raikkonen non dovesse inserirsi a far da scudiero nei primi giri. Uno straordinario lavoro di squadra ha portato Vettel alla pole, solo un altro straordinario lavoro di squadra può sospingerlo fino alla vittoria sul circuito in cui ha vinto e condotto più giri di tutti. In pista ha fatto la storia, domani dovrà scrivere il futuro del Mondiale.

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