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F1, GP Ungheria: Ferrari, bella di venerdì

La Ferrari si avvicina alle Mercedes. Ma Alonso ammette: “Ormai siamo concentrati sulla vettura del 2015″. Hamilton chiude davanti a Rosberg con intermedi record nel primo e nel terzo settore. Il gap tra gomme soft e medie supera gli 1,5”.
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La Formula 1 nell'era della sua riproducibilità tecnica. Hamilton batte Rosberg 2-0, fa meglio del compagno di squadra in entrambe le sessioni, ma non è del tutto una novità. Ferrari incoraggiante, ma anche questa al venerdì non è una novità. La novità è la ritrovata brillantezza di Raikkonen, terzo in PL1 ma indietro di 4 decimi in PL2 rispetto ad Alonso che ha provato un assetto diverso, e la presenza di Niki Lauda al box del Cavallino per discutere con Marco Mattiacci dopo l'intervista a As in cui aveva definito la rossa una “macchina di merda. “Onestamente, sono stato frainteso con il titolo dell’articolo, che era stato scritto correttamente” ha spiegato, “la Mercedes è la miglior macchina e motore, la Ferrari ha problemi sia con la macchina e il motore. Ho chiesto scusa con il cuore e ora è tutto finito”.

Ferrari, piccole novità – Alonso ha montato una configurazione più stretta degli elementi del cofano posteriore più stretta di Raikkonen, ma ha ha sofferto di sottosterzo. I meccanici Ferrari hanno un po' irrigidito l'anteriore per migliorare il comportamento in ingresso di curva, ma è un po' mancato il bilanciamento al posteriore per scaricare a terra tutta la potenza necessaria. A parte questi piccoli accorgimenti, però, non ci sono novità di rilievo sulle F14T, che naturalmente ha un carico elevatissimo, come a Monaco, considerato che l'Hungaroring è una delle piste più lente del Mondiale. Al posteriore si è rivisto il monkey seat montato sopra l’uscita dello scarico e sotto il diffusore si sono rivisti i generatori di vortice introdotti per la prima volta dalla Red Bull l'anno scorso. È un segnale che conferma le indicazioni emerse dalle rassegnate dichiarazioni della vigilia di Alonso. “Ormai ci concentriamo solo sulla monoposto nuova” ha dichiarato l'asturiano, smentendo un po' James Allison, che aveva rassicurato un percorso parallelo di lavoro sulla F14T e sulla vettura 2015 da progettare nel nuovo simulatore di Maranello. “Questo ci lascia n una situazione un po’ difficile riguardo alla prestazione nel 2014. Ma a questo punto, è giusto così”.

Mercedes ancora davanti – Hamilton e Rosberg hanno monopolizzato la prima sessione. Hanno chiuso davanti a tutti e e girato più di tutti in PL1, in cui il britannico, in pista con una generosa dose di vernice fluorescente sul muso per avere indicazioni sui flussi d'aria nelle zone basse del telaio, ha fatto registrare tempi record nel primo e nel terzo settore, mentre il tedesco ha fatto meglio nella parte centrale. In PL2, poi, Hamilton è stato il primo a scendere sotto il muro dei 30 secondi nel primo settore e ha stampato il miglior tempo di giornata, 2 decimi meglio di Rosberg. Un gap rimasto nella sostanza immutato nella simulazione di gara. Il gran lavoro sui dettagli degli ingegneri delle Frecce d'Argento si vede nelle prese asimmetriche dei freni anteriori, con una presa diversa per la ruota sinistra in modo da far passare più aria e mantenere più fresco il pneumatico maggiormente sollecitato su un tracciato tortuoso, stretto, in cui il raffreddamento delle mescole è il fattore critico che può fare la differenza. Poche speranze, a giudicare dalla long-run, in vista di domenica: il passo gara delle Mercedes, che girano come un metronomo sul piede dell'1'28" alto, resta insostenibile per tutti.

Red Bull più vicine – A parità di gomme, con le morbide in PL2, Vettel si piazza a 4 decimi da Rosberg, anche in assetto da gara (sui tempi che per qualche giro fanno segnare anche Alonso e Raikkonen, prima di peggiorare di un paio di decimi). La Red Bull, dunque, dimostra ancora una volta il valore del telaio, del comportamento aerodinamico di una vettura che riesce a entrare in curva come, e forse meglio, perfino delle Mercedes. Resta un po' di rammarico in scuderia per Ricciardo, staccato di 8 decimi dal compagno di squadra, che ha avuto due sessioni travagliate e non ha potuto sfruttare al meglio le gomme morbide. Con la pista “verde”, sporca e poco gommata, le gomme Soft hanno consentito tempi migliori di 1,5-1,6 secondi rispetto alle medie, un gap anche superiore rispetto alle previsioni, che indicavano una differenza di circa 1,2”. Una differenza destinata comunque a ridursi in qualifica e in gara, pioggia permettendo. Alla luce di questo divario, comunque, tutti i big dovrebbero darsi battaglia con le morbide già in Q1 domani. Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli, ha sottolineato che le gomme morbide non si usurano troppo e che i piloti potranno scegliere le mescole Soft per tratti anche superiori ai 20 giri domenica. Di conseguenza, si potrebbe ipotizzare una strategia a due soste, invece che a tre come Vettel l'anno scorso, con le morbide per i primi 40 giri circa e le medie negli ultimi 30.

Curiosità – Lo stakhanovista Kvyat è rimasto in pista per 74 giri complessivi, coprendo una distanza maggiore del GP di domenica, che si correrà sulla distanza delle 70 tornate. Il dominio Mercedes non si ferma ai primi due posti di Hamilton e Rosberg: le sei velocità di punta più alte, infatti, sono state tutte fatte segnare da monoposto motorizzate dalla casa di Stoccarda.

CLASSIFICA PROVE LIBERE 2 GP UNGHERIA F1 2014:
1. HAMILTON Mercedes 1:24.482 25
2. ROSBERG Mercedes 1:24.720 26
3. VETTEL Red Bull 1:25.111 20
4. ALONSO Ferrari 1:25.437 16
5. MAGNUSSEN McLaren 1:25.580 22
6. RAIKKONEN Ferrari 1:25.730 22
7. RICCIARDO Red Bull 1:25.983 16
8. BOTTAS Williams 1:25.999 24
9. BUTTON McLaren 1:26.234 22
10. MASSA Williams 1:26.402 18
11. KVYAT Toro Rosso 1:26.689 29
12. VERGNE Toro Rosso 1:26.703 24
13. HULKENBERG Force India 1:26.789 26
14. SUTIL Sauber 1:26.919 28
15. PEREZ Force India 1:27.013 26
16. MALDONADO Lotus 1:27.019 27
17. GROSJEAN Lotus 1:27.021 7
18. GUTIERREZ Sauber 1:27.480 20
19. KOBAYASHI Caterham 1:28.370 23
20. BIANCHI Marussia 1:28.469 16
21. CHILTON Marussia 1:28.586 22
22. ERICSSON Caterham 1:29.036 23

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