F1, Hembery sull’incidente di Vettel: “Freddo e condizioni anomale hanno influito”
L'ultimo test in casa Ferrari non è andato benissimo: sulla pista di Fiorano, bagnata artificialmente per testare gli nuovi pneumatici da pioggia della Pirelli, Sebastian Vettel è stato autore di un fuoripista che ha danneggiato la Rossa in versione muletto. Un inconveniente che ha messo fine alla giornata di prova e negato il debutto con le nuove gomme larghe ad Antonio Giovinazzi che sarebbe dovuto salire sulla vettura del Cavallino il giorno seguente.
L'incidente causato dal freddo
L'obiettivo del test Pirelli era proprio quello di verificare le condizioni di warm up delle coperture in versione rain ossia la capacità di raggiungere ideale utile al corretto funzionamento della gomma stessa. L'esigenza era nata dopo le lamentele dei piloti nel GP del Brasile quando alcuni incidenti e perdite di aderenza delle monoposto furono imputate proprio agli pneumatici. Un problema che non sembra essere ancora stato risolto come dimostrato dall'incidente di Vettel. "Quel giorno faceva molto freddo e le condizioni estreme ed anomale hanno reso il test difficile e delicato. C'erano solo quattro gradi e questa è una cosa abbastanza insolita" ha spiegato all'emittente tedesca RTL Paul Hembery, direttore della sezione Motorsport della Pirelli.
Il fuoripista del tedesco della Ferrari, quindi, è stato causato principalmente dalle basse temperature che non hanno permesso agli pneumatici di funzionare in maniera ottimale raggiungendo il grip necessario. Nessun malfunzionamento, ma solo un problema legato a fattori climatici: "Fare in modo che le gomme possano lavorare a quelle temperature è il vero problema" ha concluso Paul Hembery. Un problema per il costruttore milanese che dovrà tenere conto di un fattore in più anche se, in verità, è difficile che durante il mondiale di Formula 1 possano ripresentarsi condizioni simili.