F1: il GP del Messico non è a rischio, il terremoto non ha danneggiato la pista
Il Messico è in ginocchio: il devastante terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito lo stato dell'America centrale e che ha causato più di 200 morti è una ferita aperta per tutto il popolo messicano e non solo. Tra circa quaranta giorni il Paese ospiterà la terza edizione del Gran Premio di Formula 1 che si terrà il prossimo 29 ottobre presso l'Autodromo Hermanos Rodriguez.
Gli organizzatori: "Nessun danno alle strutture"
Il violento sisma che ha colpito la zona rischia di non far disputare la 18esima gara del mondiale di Formula 1, ma gli organizzatori dell'evento assicurano che le strutture che dovranno ospitare il circus non hanno subito danni. Tra qualche giorno sono previste nuove ispezioni, ma Rodrigo Sanchez, capo ufficio stampa della gara messicana, ha già fatto sapere che la gara non verrà cancellata.
La pista su cui si correrà il Gran Premio di Formula 1 non è stata assolutamente danneggiata dal terremoto – ha dichiarato Sanchez -. La pista e le varie strutture sono già state ispezionate due volte ed è tutto ok. Continueremo a monitorare la situazione, ma al momento niente impedisce l'organizzare la gara. Continueremo a lavorare per regalare ai 135.000 spettatori attesi un grande spettacolo.
Nell'impianto, per il momento, è stato allestito un campo accoglienza per le persone che non hanno la possibilità di accedere alle loro abitazioni, con servizi d'emergenza e assistenza sanitaria, segno che l'autodromo non ha subito danni rilevanti. Decisiva, però, sarà la seconda ispezione, in programma tra pochi giorni; se anche quella confermerà che la struttura non è lesionata il Gran Premio del Messico potrà corrersi senza problemi. Sia FIA che Liberty Media sono pronte a rimettersi alle decisioni degli organizzatori, ma non dovrebbero esserci problemi. Un segno evidente della voglia di tornare il prima possibile alla normalità di un popolo messo in ginocchio dall'ennesimo evento naturale.
