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F1, l’acquisizione di Liberty Media finisce sotto la lente dell’antitrust inglese

Il CMA, l’ente che si occupa della libera concorrenza britannica, vuole assicurarsi che l’accordo non violi le norme stabilite dalla legge. Per presentare eventuali reclami c’è tempo fino al 21 novembre, ma la decisione non arriverà prima del 5 gennaio 2017.
A cura di Matteo Vana
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Chase Care insieme a Bernie Ecclestone - Getty Images
Chase Care insieme a Bernie Ecclestone – Getty Images

L'acquisizione della Formula 1 da parte del colosso americano Liberty Media finisce sotto la lente d'ingrandimento del garante per la concorrenza inglese. L'annuncio è stato dato dalla Competition and Markets Authority (CMA) per assicurarsi che l'accordo non violi la legge antitrust. Nessuno scandalo, solo un controllo formale per verificare che tutto sia in regola e per permettere agli americani di concludere positivamente l'affare.

Nel comunicato diffuso si legge che "la CMA sta valutando se è, o se potrebbe essere, il caso che questa operazione porti alla creazione di una situazione di fusione rilevante ai sensi delle disposizioni di legge sulla materia Enterprise ACT 2002 e se, quindi, la creazione di tale situazione abbia determinato, o ci si possa aspettare che determini, una diminuzione sostanziale della concorrenza all'interno di un qualsiasi mercato o sui mercati dei beni e dei servizi del Regno Unito". Per tutte le parti che si ritengono interessare c'è tempo fino al 21 novembre per presentare eventuali reclami: dopo quella data il tempo si esaurirà e la commissione passerà a valutare le eventuali richieste avanzate.

La decisione nel 2017

Non si prevedono tempi brevissimi, però, per la soluzione di un eventuale caso. La CMA, infatti, ha già fatto sapere che il termine entro il quale i proprietari di Liberty Media sapranno se dovranno affrontare un'indagine più formale è stato fissato non prima del 5 gennaio 2017. Un processo ancora lungo quello del passaggio della Formula 1 agli americani, come avevano già annunciato sia Malone che Ecclestone: per mettere nero su bianco c'è bisogno di passare anche attraverso l'autorizzazione e l'approvazione dell'accordo dei vari paesi. Quello della CMA potrebbe essere un lasciapassare importante in vista della chiusura dell'affare.

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