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F1, la Fia boccia la sospensione idraulica dopo la richiesta di chiarimenti Ferrari

Gli ingeneri del Cavallino hanno chiesto chiarimenti a Charlie Whiting che, in risposta, ha vietato l’adozione di sistemi in grado di variare dinamicamente le altezze da terra delle monoposto, ritenendo tale funzionamento atto a influenzare l’aerodinamica della vettura. Un colpo per Mercedes e Red Bull e una testimonianza del rinnovato spirito della Rossa.
A cura di Matteo Vana
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Il sistema di sospensioni della Mercedes - Getty Images
Il sistema di sospensioni della Mercedes – Getty Images

Il mondiale deve ancora aprire i battenti, ma già arrivano le prime schermaglie tra top team. Il 2017 rappresenta un'occasione troppo ghiotta per essere mancata e i tecnici, già a lavoro per studiare soluzioni in grado di spingere le proprie monoposto più avanti delle altre, studiano le pieghe del regolamento. Proprio per questo la Ferrari, con Paolo Resta, capo progetto della 668 di Maranello, ha scritto a Charlie Whiting riguardo l'interpretazione regolamentare sui dispositivi delle sospensioni, ritenendo che si possano simulare gli effetti del FRIC – una interconnessione idraulica che permetteva di stabilizzare le vetture a terra – con effetti positivi sull'aerodinamica. Nel mirino, infatti, c'è il sistema idraulico della sospensione anteriore adottato dalla Mercedes nel 2016.

Mercedes e Red Bull nel mirino

La risposta della Federazione non si è fatta attendere diramando a tutti i team una nota, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, nella quale si vieta l’adozione di sistemi in grado di variare dinamicamente le altezze da terra delle monoposto, ritenendo tale funzionamento atto a influenzare l’aerodinamica della vettura, più che a ridurre gli scuotimenti degli elementi sospesi rispetto alle irregolarità della pista. Un colpo per la Mercedes e la Red Bull che già nella passata stagione adottavano misure simili: la scuderia di Brackley, infatti, nella scorsa stagione adoperava una parte anteriore del telaio notevolmente più bassa rispetto alle misure minime regolamentari, rispettate solo grazie l’adozione di un vanity panel mentre quella di Milton Keynes poteva sfruttare un sistema differente, ma che produceva risultati analoghi.

La voglia di riscatto Ferrari

Una mossa che Mercedes e Red Bull si aspettavano e che avevano già ampiamente previsto, ma che testimonia la voglia degli ingegneri di Maranello di spingersi al limite del regolamento per provare finalmente ad interrompere lo strapotere delle Frecce d'argento. La Ferrari, priva di sviluppare sistemi simili alle rivali, ha preferito chiedere chiarimenti evitando così di incappare in sanzioni durante la stagione. Un approccio tutt'altro che conservativo quello della scuderia italiana, segno che quella 2017, con l'introduzione degli nuovi pneumatici e con le modifiche regolamentari che sconvolgeranno le monoposto, potrebbe essere finalmente la stagione giusta per tornare di nuovo al vertice.

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